Fermo, il centro per malati Alzheimer è chiuso da due anni e mezzo

Fermo, il centro per malati Alzheimer è chiuso da due anni e mezzo
Fermo, il centro per malati Alzheimer è chiuso da due anni e mezzo
di Nicola Baldi
2 Minuti di Lettura
Martedì 25 Ottobre 2022, 04:25

MONTEGRANARO «Non occorrono molte parole di commento: il centro diurno Alzheimer di Montegranaro unico a livello di Area Vasta e di Distretto, gestito dall’Area vasta 4 è stato chiuso dall’inizio della pandemia nel marzo 2020 e da allora non ha più riaperto. Come da delibera del 18 maggio 2020 dal giugno successivo tutti i servizi diurni dovevano riaprire: ma il centro continua ad essere chiuso da 31 mesi». A sollevare il caso è il Gruppo Solidarietà

Il servizio

«È la plastica dimostrazione non solo del disinteresse sostanziale (già di per sé gravissimo) rispetto alle esigenze delle persone affette da demenza e malattia di Alzheimer, ma anche del disconoscimento del fatto che il centro diurno Demenze/Alzheimer sia un servizio di livello essenziale, che il servizio sanitario è obbligato ad assicurare al pari di tutti gli altri previsti nei Lea» ribadisce il Gruppo Solidarietà. Per quest’ultimo la riattivazione del centro non è atto discrezionale, legato al buon cuore o alla buona volontà del dirigente di turno, in questo caso il direttore dell’AV4 Roberto Grinta).

Direttore che intende riaprire «nel momento in cui la pandemia avrà dato segnali di tranquillità» secondo quanto da lui affermato in occasione della seduta del consiglio comunale di Montegranaro del febbraio scorso.

Lo stop

«Come giustifica la direzione dell’Asur il fatto che un servizio di livello essenziale possa continuare a restare chiuso? E l’assessore alla sanità della Regione Marche, Saltamartini, come mai non è intervenuto per far rispettare vincolanti norme nazionali e regionali?» si domanda il Gruppo Solidarietà. «La sensibilità e l’attenzione nei confronti dei soggetti più fragili attiene a caratteristiche individuali. Invece il rispetto delle norme dovrebbe essere una prerogativa assoluta da parte delle Istituzioni. Derogarne, quando ciò ha effetti diretti sulla vita di soggetti particolarmente vulnerabili, è di una gravità inaudita» l’amara chiusura.

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