Al Conservatorio inaugurata l'aula
dedicata all'indimenticato Giostra

Al Conservatorio inaugurata l'aula dedicata all'indimenticato Giostra
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Mercoledì 4 Giugno 2014, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 11:20
FERMO - "Grazie Annio" In tantissimi si sono ritrovati ieri pomeriggio in Conservatorio per prendere parte alla cerimonia di intitolazione della Aula d'Orchestra del Conservatorio di Musica al professor Annio Giostra "Violinista, politico, docente". In rappresentanza di tutte le peculiarità espresse al meglio da questa figura che ha inciso così profondamente nella vita del fermano. C'erano musicisti innanzitutto, a partire dal direttore del Conservatorio Massimo Mazzoni insieme ai numerosi oggi concertisti, docenti del Conservatorio, delle scuole superiori e medie che hanno iniziato a studiare musica grazie alle struttura da lui fondate, il mondo delle istituzioni con il Vice Prefetto, della politica con il consigliere regionale Letizia Bellabarba, il sindaco Nella Brambatti, l'assessore provinciale Giuseppe Buondonno, l'ex sindaco Fabrizio Emiliani, il mondo della scuola con pressoché tutti i dirigenti scolastici delle scuole superiori e inferiori, gli ordini professionali con Gabriele Spinucci e Giovanni Bellagamba, il mondo della cultura, ex amministratori e tanti, tanti amici. Numerosi anche i parenti che non hanno voluto mancare a questo evento, il figlio Alberico insieme a cugini e nipoti, la Gioventù Musicale fondata proprio da Giostra quasi 60 anni fa rappresentata da tanti soci, dalla presidente locale e dalla presidente della Federazione Regionale Rita Virgili.

"Doveroso, naturale anzi - le parole del presidente del C.d.A del Conservatorio Carlo Verducci - dedicare l'Aula d'Orchestra ad Annio. Per quello che ha dato, per quello che ha rappresentato. Non saremmo qui, non esisterebbe proprio il Conservatorio senza di lui. Personalmente ho avuto la fortuna di frequentarlo. Lo paragono ad una di quelle figure straordinarie del Rinascimento per la sua vivacità intellettuale, la sua vastissima cultura, la sua signorilità, il garbo e il riserbo. Ha attraversato il '900 da protagonista ma senza dimostrare di esserlo. Come sindaco ha dato impulso culturale alla città superando orizzonti ristretti nell'ottica di creare, come ha fatto, strutture che permettessero ai giovani di scoprire la musica e formarli".

Commossa Nella Brambatti "Mi lega a lui un affetto profondo, grande e sincero. Il territorio deve tanto al professor Giostra e noi nemmeno ce ne rendiamo conto perché ormai viviamo nella cultura, nella ricchezza di una programmazione culturale che non era così scontata anni fa. Era proprio una bella persona. E' qui ancora con noi e continuerà ad esserlo anche con i giovani che non lo hanno conosciuto. Grazie, tante tante grazie".

Pregnanti gli interventi del vice Prefetto, del Consigliere Bellabarba, dell'assessore Buondonno, del presidente Ccia Di Battista, del consuocero Fatica.

"Ha lasciato tracce indelebili - l'intervento della presidente Virgili che ha portato del presidente nazionale - E' emozionante vedere il suo nome su quella targa. Ringrazio sentitamente il Conservatorio per questo gesto che sicuramente il nostro prof. apprezzerà come il concerto che seguirà tenuto dai giovanissimi allievi."

Infine il ricordo del figlio Alberico: "Ringrazio di questo dono - ha detto - Difficile parlare di mio padre. Ha creato una tradizione musicale a Fermo e ora questa tradizione si è fusa con la città. Cosa rara. Era nato nello stesso anno di Enrico Berlinguer, e la "questione morale" era un dictat assoluto anche per lui."

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