Pesaro, guida per il voto: sette temi di confronto

Pesaro, guida per il voto: sette temi di confronto

di Simonetta Marfoglia
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Sabato 28 Ottobre 2023, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 09:00

Il barometro di chat, mail, messaggerie e piattaforme social è più preciso de Ilmeteo.it (ebbene sì anche noi boomer cresciuti tra Bernacca e Giugliacci ci adeguiamo alla bisogna) nell’indicare le previsioni politiche, da qui ai prossimi mesi, per una Pesaro in fase di training pre elettorale che si preannuncia spaccata tra l’autunno/inverno del nostro scontento dell’opposizione di centrodestra e il “ciao mamma guarda come mi diverto” di Matteo Ricci (la madre dei Gracchi degli aspiranti alla corsa a sindaco Daniele Vimini e Andrea Biancani) che per tirare su il morale al potenziale bacino dei chiamati alle urne preannuncia almeno tre, o forse anche quattro, inaugurazioni mainstream per la Capitale della Cultura 2024 (San Silvetro, il 20 gennaio con Mattarella, il 29 febbraio con il genetliaco di Rossini e un’altra data da definire con l’installazione dell’iper tecnologica Sfera della Vita). Bene, don’t panic.

Per agevolare la scelta agli elettori e l’impegno ai candidati, con più o meno gioiosa macchina di guerra al seguito, condensiamo in una pratica guida/viatico/memorandum/ il “the best of” dei temi della campagna elettorale visti, per par condicio, in maniera bipartisan e trasversale, da destra e da sinistra. Numero 1: Lavori pubblici. Tema monstre dove si condensa di tutto: cantieri in essere, cantieri (in)finiti, cantieri in ritardo. Il centrosinistra oggi in maggioranza potrà farsi vanto della pioggia di decine di milioni di fondi Pnrr intercettati che nel 2026 (termine europeo tassativo) daranno alla città una nuova skyline e offrendo un compendio dei lavori partiti/in partenza, puntando sulle nuove scuol, sul PalaScavolini che alla fine si inaugurerà e per la città avrà la stessa rivoluzionaria funzione che la petite robe noir de Chanel ha avuto nella moda (congressi/eventi/ Rof/spettacoli) scaricando gli innegabili ritardi su pandemia, rincari, materie prime introvabili, guerra (guerre) e alieni.

Il centrodestra risponderà con suppostoni polemici contro l’annuncite di sindaco & sodali che per anni ha portato solo a dei gran cartelli logorati dal tempo, ed ergerà a summa di malagestione proprio il PalaScavolini che, certo che sì, verrà inaugurato però con l’impennata di costi e pure al fotofinish, giusto in piena campagna modello “tagli di nastro” e alla fine concludendo che non saranno gli alieni a salvare Pesaro ma il pragmatismo cevoliano. Numero 2: Pesaro 2024. Tema scivoloso perchè le elezioni si terranno nel bel mezzo dell’anno da Capitale italiana della Cultura. Il centrosinistra rimarcherà che impegno e risultati saranno prezioso tesoretto spendibile per l’Amministrazione che verrà, il grande sforzo profuso per promozione/turismo, ehhh però peccato che la Regione Marche non ci abbia creduto fino in fondo, tanto più che anche gli alieni ne parleranno.

Il centrodestra ribatterà di essere stato escluso da una programmazione comunque tardiva, che anche albergatori e operatori hanno mugugnato, che non si può sempre sparare contro la Regione e puoi pietire fondi e che comunque i conti su prenotazioni, arrivi e presenze si faranno solo alla fine.

Alieni compresi. Numero 3: turismo. Per il centrosinistra si rimanda al numero 2, così come per il centrodestra. Entrambi le parti concorderanno in ogni modo sulla necessità di destagionalizzare aprendo un proficuo confronto con gli operatori anche per intercettare flussi turistici extra. Come gli alieni. Numero 4: nuovo ospedale. Anche in questo caso si rimanda al numero 1. Con postilla: il centrosinistra terrà a sottolineare che oggi la Regione matrigna tratta la sanità di Pesaro come Cenerentola e che col cavolo che gli alieni verranno mai a curarsi oltre il Tavollo invertendo i flussi dalla Romagna e la mobilità passiva. Il centrodestra replicherà che la Regione cattivona lo è stata sotto Ceriscioli non certo ora con Acquaroli e sic stantibus rebus adesso bisogna curare al meglio i pesaresi e non certo gli alieni.

Numero 5: scuole e servizi. Il centrosinistra, rimandando ancora al numero 1, evidenzierà le nuove scuole che si ristruttureranno nell’arco dei prossimi anni, asili compresi, esprimendo solidarietà alle famiglie che puntualmente restano fuori dalle graduatorie dei nidi perchè la Regione matrigna ha il braccino corto e invece i bimbi non sono mica degli alieni. Il centrodestra ribatterà che la giunta non riesce nemmeno a venire incontro alle famiglie che lavorano e le tratta come se fossero aliene. Numero 6: viabilità, strade, manutenzioni. Il centrosinistra presenterà gli sforzi fatti per nuove strade (vedasi sempre numero 1) legate alle opere compensative A14, i fondi più che raddoppiati per rattoppare buche e asfalti, l’apertura di comodi parcheggi gratuiti come il San Decenzio ormai hub del centro con così tanto spazio che anche un’astronave troverebbe confortevole posto. Il tutto corredato di foto di umarell influencer. Il centrodestra documenterà il travagliato patchwork del camel trophy stradale con quartieri da allunaggio e allegherà la multa comminata all’alieno per aver lasciato l’astronave in sosta il martedì, che sì è vero che è giorno di mercato ma in fondo la segnaletica non è poi così chiara (ps: alla faccia dell’accoglienza e dell’ospitalità.

Numero 7: Pizza Rossini e cotillons. Centrodestra e centrosinistra concorderanno entrambi (una tantum ci sta) sulla valorizzazione di uno dei simboli cittadini con la prima edizione del Festival interplanetario la cui eco si spingerà fino a una galassia lontana lontana e con super ospite alieno da Betelgeuse 5. Per l’occasione sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno mentre nel letto del foglia non scorrerà latte&miele ma soffice e spumosa mayo.

* Capo della redazione di Pesaro del Corriere Adriatico

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