ANCONA - La discesa del fatturato si arrestata in parte grazie all'aumento del fatturato estero e soprattutto grazie ai risultati del settore edile, dove il crollo delle nuove costruzioni pi che compensato dallo sviluppo delle attivit di ristrutturazione e di recupero energetico. L'aumento di fatturato registrato tra le costruzioni (+7,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima) compensa la diminuzione registrata soprattutto da manifatture (-7,3%) e terziario (-2,5%).
Tra i vari settori manifatturieri spicca l'exploit dell'abbigliamento (+44,2%), mentre meccanica (-10,3), mobile (-5,8), calzaturiero (-6,5) e alimentari (-5,4) vedono ridursi ancora i guadagni. Nel terziario cresce il fatturato dei trasporti (+7,1) mentre cala ancora quello dei servizi alla persona (-7,6) e dell'autoriparazione (-9,5). A preoccupare per il futuro è anche il crollo degli investimenti (-32,7 per cento) che inciderà pesantemente sulla competitività delle imprese artigiane nel 2014 mentre sono aumentate le spese per le retribuzioni (+1,3 per cento) e diminuite quelle per i consumi (-0,7).
Eccesso di capacità produttiva, obsolescenza tecnologica e organizzativa secondo Trend Marche “sono aspetti che configurano la necessità di riavviare al più presto i processi di investimento in immobilizzazioni materiali e immateriali mentre a determinare un pesante gap competitivo delle piccole imprese artigiane delle Marche con meno di venti addetti è l'Irap che presenta un'aliquota media effettiva superiore alla media nazionale ( 4,5 contro il 4,1 per cento) che ci colloca all'ottavo posto tra le regioni italiane. Questo si traduce, per le imprese marchigiane, in un extragettito di 83,3 milioni di euro”.
Ci sono segnali di ripresa
per l’artigianato marchigiano
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Lunedì 16 Dicembre 2013, 18:07 - Ultimo aggiornamento:
21 Dicembre, 16:40
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