Ci sono segnali di ripresa
per l’artigianato marchigiano

Ci sono segnali di ripresa per l’artigianato marchigiano
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Lunedì 16 Dicembre 2013, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 16:40
ANCONA - La discesa del fatturato si arrestata in parte grazie all'aumento del fatturato estero e soprattutto grazie ai risultati del settore edile, dove il crollo delle nuove costruzioni pi che compensato dallo sviluppo delle attivit di ristrutturazione e di recupero energetico. L'aumento di fatturato registrato tra le costruzioni (+7,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima) compensa la diminuzione registrata soprattutto da manifatture (-7,3%) e terziario (-2,5%).

Tra i vari settori manifatturieri spicca l'exploit dell'abbigliamento (+44,2%), mentre meccanica (-10,3), mobile (-5,8), calzaturiero (-6,5) e alimentari (-5,4) vedono ridursi ancora i guadagni. Nel terziario cresce il fatturato dei trasporti (+7,1) mentre cala ancora quello dei servizi alla persona (-7,6) e dell'autoriparazione (-9,5). A preoccupare per il futuro è anche il crollo degli investimenti (-32,7 per cento) che inciderà pesantemente sulla competitività delle imprese artigiane nel 2014 mentre sono aumentate le spese per le retribuzioni (+1,3 per cento) e diminuite quelle per i consumi (-0,7).



Eccesso di capacità produttiva, obsolescenza tecnologica e organizzativa secondo Trend Marche “sono aspetti che configurano la necessità di riavviare al più presto i processi di investimento in immobilizzazioni materiali e immateriali mentre a determinare un pesante gap competitivo delle piccole imprese artigiane delle Marche con meno di venti addetti è l'Irap che presenta un'aliquota media effettiva superiore alla media nazionale ( 4,5 contro il 4,1 per cento) che ci colloca all'ottavo posto tra le regioni italiane. Questo si traduce, per le imprese marchigiane, in un extragettito di 83,3 milioni di euro”.
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