Il bonus Covid resta un rebus per i dipendenti dell'Area vasta: i sindacati minacciano la mobilitazione

Il bonus Covid resta un rebus per i dipendenti dell'Area vasta: i sindacati minacciano la mobilitazione
Il bonus Covid resta un rebus per i dipendenti dell'Area vasta: i sindacati minacciano la mobilitazione
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 1 Ottobre 2020, 09:36

PESARO - Nuovo incontro interlocutorio ieri ad Ancona, negli uffici del Servizio Salute, sul caso del premio Covid ancora non liquidato al personale dell’Area Vasta 1. Oggi è previsto che i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, funzione pubblica provinciale, si consultino fra loro per valutare l’evolvere della situazione, che in questo momento appare ancora piuttosto tesa, nonostante le prime indiscrezioni parlino di una certa apertura da parte della Regione. 

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Se però dovesse mancare un impegno scritto da parte dell’Area Vasta 1, è assai probabile l’attivazione di iniziative di protesta annunciate in questi giorni: mobilitazione, richiesta di un incontro in Prefettura e infine, nell’eventuale assenza di un accordo, la prima giornata di sciopero.
 
Nel tardo pomeriggio di ieri i sindacalisti della funzione pubblica stavano dunque aspettando di conoscere gli sviluppi anconetani della vertenza. Le anticipazioni, però, non lasciavano presagire nulla di buono per una questione di risorse economiche.

Cgil, Cisl e Uil stanno contestando il mancato pagamento del premio Covid ai dipendenti dell’Area Vasta 1 e chiedono che il trattamento economico sia equiparato a quello percepito già nell’agosto scorso dai loro colleghi in forza all’azienda ospedaliera Marche Nord. Alle cifre attuali, però, non è ritenuto possibile. La situazione è ormai molto tesa, perché i lavoratori dell’Area Vasta 1 ritengono che non sia stato riconosciuto il loro sforzo straordinario durante la fase più critica dell’emergenza Covid, in una fra le province più colpite d’Italia. Una questione di carattere economico, questo è sicuro, ma con altrettanto rilevanti aspetti di principio, stigmatizzati dagli stessi sindacati unitari a cominciare dal rischio di creare lavoratori di serie A e serie B.
«Si è detto inoltre al personale dell’Area Vasta 1: siete i nostri eroi, vi ricompenseremo. E invece, adesso che si teme la seconda ondata del contagio, il premio Covid deve essere ancora liquidato». A questo punto il minimo sindacale sarebbe se fossero corrisposte almeno la produttività 2018 e una bella quota parte del 2019, altrimenti la vertenza si inasprirebbe. 


Nel frattempo la trattativa dei sindacati Anaao e Aaroi è stata coronata da un «successo: soldi in busta paga per i medici dell’Area Vasta 1». «La determina 1049 del 29 settembre scorso stabilisce il recepimento del contratto integrativo collettivo per gli anni 2018-2019 e di conseguenza la dirigenza medica avrà le spettanze attese già nella mensilità di ottobre», spiegava ieri Alfredo Rossini, coordinatore di Anaao Assomed Marche, la sigla che ha sottoscritto l’accordo integrativo assieme «all’Aaroi guidata da Marco Chiarello». «Un importante successo – ha concluso Rossini – a favore delle giuste rivendicazioni dei medici, che premia il nostro impegno sindacale a fronte delle scelte diverse attuate da altre sigle». 

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