Manovra, con gli sgravi del 2015 previste
1,2 mln di assunzioni a tempo indeterminato

Manovra, con gli sgravi del 2015 previste 1,2 mln di assunzioni a tempo indeterminato
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Lunedì 26 Ottobre 2015, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 17:53
ROMA - Il Governo prevede che le assunzioni a tempo indeterminato con gli sgravi della legge di Stabilità 2015 siano 1,2 milioni, circa 200.000 in più della stima contenuta nella 'vecchia' manovra. Lo si legge nella Relazione tecnica al ddl di Stabilità 2016. Si stima anche che le assunzioni con gli sgravi nel 2016 (il 40% dei contributi per due anni) possano essere un milione.



FASSINO: DALLA MANOVRA CAMBIO DI PASSO «Per la prima volta da nove anni alla presentazione della manovra i giornali non titolano su nuovi tagli agli enti locali. Significa che la legge di Stabilità ha cambiato l'approccio, si muove in una logica espansiva per agganciare la ripresa e noi condividiamo questa impostazione». Lo afferma al Sole 24 Ore il presidente dell'Anci Piero Fassino, che alla vigilia dell'assemblea nazionale dei sindaci 'incassa' l'addio al Patto e le compensazioni all'operazione Imu-Tasi.



«Ora la manovra - spiega Fassino -, oltre a rifinanziare e ripensare i fondi su contrasto alla povertà e non autosufficienza, garantisce ai Comuni le risorse per i servizi, con il rimborso del 100% del mancato gettito Imu/Tasi, e ci mette nelle condizioni di tornare a investire, cioè a dedicarci al fronte che è stato più colpito dalle politiche di spending: parlo di strade, edilizia scolastica, dissesto idrogeologico, temi che sono nella vita della gente e che ora possono essere affrontati».



«Sappiamo perfettamente - prosegue Fassino - che esistono differenze, ed è probabile che lo sblocco mobiliti più risorse al Nord. Anche nel Mezzogiorno, però, ci sono molti enti che hanno fatto politiche virtuose e hanno avanzi da spendere». Per questo, secondo Fassino, «è essenziale arrivare a regole chiare e stabili nel tempo, perché gli investimenti viaggiano con una programmazione pluriennale».



Sul blocco delle aliquote per «blindare» i tagli su Imu e Tasi, Fassino osserva: «È inevitabile che nel momento in cui si fa uno sforzo per ridurre la pressione fiscale si crei un contesto coerente con questo sforzo, che peraltro sgombra il campo dai rischi di replicare polemiche vissute in passato tra i governi che tagliano e i sindaci costretti ad aumentare aliquote nel tentativo di far quadrare i conti. È ovvio, però, che si tratta di una situazione transitoria, perché noi non vogliamo vivere di finanza derivata». «Sui piccoli Comuni - fa anche sapere - presenteremo all'assemblea di Torino un pacchetto organico di proposte, che manderemo al Parlamento e che possono essere introdotte in legge di stabilità».



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