Padova. Scambio di coppie al cimitero
di Camin. L'assessore: «Li ho visti io»

(archivio)
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di Alberto Rodighiero
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Martedì 31 Agosto 2010, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 22:45
PADOVA (31 agosto) - Torna la polemica sul cimitero di Camin. Dopo il degrado causato dai camionisti, arrivano le coppie fedifraghe e gli scambisti. Ad accendere le polveri era stato l'anno scorso l'allora assessore alla Casa Antonino Pipitone. L'esponente dell'Idv, nel frattempo diventato consigliere regionale, aveva denunciato come il grande parcheggio antistante al camposanto di via Lazio fosse diventato una vera e proprio area di sosta per i camionisti in attesa di scaricare all'Interporto. Area di sosta che, in assenza di servizi igienici adeguati, era stata trasformata in una grande latrina a cielo aperto. Una polemica a cui era seguito un incontro con i rappresentanti della Zip che si erano impegnati a dotare il parcheggio di servizi adeguati. Con il passare del tempo però nulla è cambiato. Anzi. In parcheggio sarebbe diventato infatti un punto di riferimento per coppie clandestine, scambisti e per incontri a luci rosse. Il tutto non solo di notte, ma anche in pieno giorno.



«Una situazione che ho potuto appurare direttamente con i miei occhi quando, occupandomi di Servizi cimiteriali, ho fatto un sopralluogo al camposanto» dice l'assessore alla Partecipazione Silvia Clai che poi aggiunge: «È necessario che tutti facciano la loro parte. Il Consorzio Zip si era impegnato a sanare la situazione, ma fino ad oggi non si è visto nulla». «Non è accettabile che proprio a ridosso di un cimitero, quindi un'area che richiederebbe in massimo rispetto, si creino situazioni di questo tipo. M'impegnerò personalmente perché chi gestisce la zona industriale realizzi gli interventi necessari per restituire decoro a tutta l'area» conclude l'esponente del Partito di Antonio Di Pietro.



Sempre la Clai annuncia che entro l'autunno dovrebbero partire i lavori per la realizzazioni dei due nuovi forni crematori che troveranno posto al cimitero maggiore. Lavori che dovrebbero durare un anno e mezzo e che verranno realizzati da Aps che poi provvederà anche alla gestione del servizio. Ad affiancare i due "forni" ci sarà anche la nuova Sala del Commiato. Una struttura questa che verrà utilizzata per le funzioni laiche, oppure messa a disposizione dei familiari che attendono la cremazione di un proprio congiunto.
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