Perché ascoltare il suono della propria
voce dà fastidio quasi a tutti

Perché ascoltare il suono della propria voce dà fastidio quasi a tutti
di Simone Pierini
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Mercoledì 17 Giugno 2015, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 14:56
ROMA - Ma parlo così? Vi sarà senz'altro capitato di riascoltare la vostra voce registrata e di rimanerci male. C'è una spiegazione scientifica che analizza il motivo per cui ciò che percepiamo quando parliamo è diverso da ciò che riceviamo riascoltandoci.



Il motivo è semplice: il suono viene percepito attraverso canali diversi. Quando l'udito è al lavoro per sentire la voce degli altri o la nostra voce, i suoni arrivano attraverso l'aria, quindi grazie alla conduzione aerea. Le parole raggiungono prima l'orecchio esterno, e poi arrivano ai timpani, facendoli vibrare. Tali vibrazioni attraversano l'orecchio interno arrivando dritte al cervello.



Al contrario quando parliamo ciò che viene percepito passa anche attraverso la conduzione ossea e quindi il suono viene "distorto" e risulta differente. In sostanza le vibrazioni provocate delle corde vocali raggiungono l'orecchio interno e il cervello attraverso le ossa del cranio. Le ossa del cranio trasmette le basse frequenze in modo più efficace rendendo la nostra voce più profonda e piacevole al nostro udito.
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