Ipocondriaco gira gli ospedali d'Italia per scroccare visite e esami: da Parma a Catania, ogni mese al Pronto Soccorso. Come ha fatto

Il 55enne del Veneto denunciato da una dottoressa che lo aveva visitato per due giorni consecutivi in due diversi poli ospedalieri

Ipocondriaco gira gli ospedali d'Italia per scroccare visite e esami: da Parma a Catania, ogni mese al Pronto Soccorso
Ipocondriaco gira gli ospedali d'Italia per scroccare visite e esami: da Parma a Catania, ogni mese al Pronto Soccorso
di Redazione web
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Martedì 16 Aprile 2024, 11:33

Ipocondriaco, 55 anni, preparatissimo sui sintomi delle malattie che era convinto di avere. È questo l'identikit di un uomo originario del Veneto che per sette anni è riuscito a scroccare esami e visite mediche gratuite negli ospedali di diverse città d'Italia. 

Malato immaginario

Convinto di avere una grave malattia per ripetere continuamente gli accertamenti avrebbe finto di essere malato, facendosi ricoverare fornendo false generalità. Il tour ospedaliero del malato immaginario ha avuto come ultima tappa la Sicilia. Qui è stato denunciato per sostituzione di persona da poliziotti del commissariato Borgo Ognina di Catania. Le indagini sono state avviate dopo il suo ultimo ricovero, all'ospedale di Caltagirone, dove è riuscito, fingendo di accusare dei sintomi inesistenti, a farsi ricoverare nel reparto di Neurologia del 'Gravina', fornendo una falsa identità. Ma è stato riconosciuto da una dottoressa dell'ospedale Cannizzaro di Catania, che lavora anche a Caltagirone, al cui pronto soccorso si era presentato nell'ottobre del 2023, riuscendo anche lì a farsi ricoverare in Neurologia. Vistosi scoperto il 55enne veneto è fuggito senza spiegare i motivi del suo gesto.

Le visite gratuite

Agenti del commissariato Borgo Ognina di Catania sono riusciti a identificarlo e a scoprire che l'uomo è stato già denunciato avere avendo fornito false generalità per usufruire gratuitamente di prestazioni sanitarie negli ospedali di Grosseto, Chieti, Venezia, Cremona e Parma.

Secondo la ricostruzione della Questura di Catania, i continui ricoveri sotto falso nome sarebbero stati «determinati dalla circostanza che l'uomo, nutrendo una preoccupazione eccessiva riguardo la propria salute, per effettuare più esami clinici a costo zero e ottenere al contempo più consulenze mediche, si recava con cadenza mensile negli ospedali dei più disparati comuni d'Italia, registrandosi ogni volta sotto falso nome». Il reato di sostituzione di persona prevede, in caso di condanna, la pena di un anno di reclusione.

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