Una morte orribile: l'australiano Josh Taylor è deceduto cinque giorni dopo essere stato sepolto in una buca di sabbia profonda quasi 3 metri, che era stata scavata su una spiaggia locale. Il 23enne è morto giovedì all'ospedale Princess Alexandra dopo che la sua famiglia gli aveva tolto il supporto vitale. «Ha combattuto più duramente che ha potuto ed è la persona più coraggiosa che abbiamo mai conosciuto», ha scritto la famiglia di Taylor in una nota.
Morto sepolto in buca, la vicenda
Taylor è stato acclamato come «il miglior figlio, fratello, fidanzato e compagno che tutti avremmo potuto desiderare, ci mancherà ogni minuto di ogni giorno».
Un uomo che ha aiutato a tirare fuori Taylor ha detto alla tv 7 News che la buca era stata preparata «per cuocerci un maiale. Si è alzato dalla sedia, la sabbia aveva ceduto un po' sotto di lui così è andato all'indietro. Aveva allungato le braccia ovviamente per attutire la caduta, ha continuato a cadere e ha fatto cadere la sabbia mentre allargava le braccia», ha aggiunto il testimone. «Era così in profondità nel buco che non potevi vederlo». Ci sono volute 15 persone per tirare fuori il 23enne dalla sabbia usando una corda legata alle gambe, ma i tentativi di salvataggio ormai erano inutili.
Australian Josh Taylor dies 5 days after being buried beneath sand at the beach https://t.co/kcR8cdV3U4 pic.twitter.com/pmQh3NthFW
— New York Post (@nypost) December 9, 2023
Josh è stato subito trasportato in elicottero all'ospedale in condizioni critiche: era rimasto senza polso per 45 minuti prima di essere rianimato. Una campagna GoFundMe creata per conto dei genitori di Taylor lo ha descritto come "un'anima vivace e avventurosa che ha portato così tanta gioia a coloro che lo circondano". La raccolta fondi ha raccolto più di 68.000 dollari.