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Un nuovo studio in Francia, su 350 malati ricoverati e verificati con tampone, conferma questa sotto-rappresentazione dei fumatori tra i malati: solo il 5%, una percentuale chiaramente molto inferiore a quella dei fumatori nella società. L'ipotesi - ha detto ai media francesi il professore Jean-Pierre Changeux, dell'Istituto Pasteur e del College de France - è che la nicotina , fissandosi sul recettore cellulare usato dal coronavirus, impedisca o ostacoli il suo ingresso nelle cellule.
La pista della nicotina , che il ministro della Salute, Olivier Véran, ha definito »interessante deve essere naturalmente ancora dimostrata. Primo passo dopo l'Autorizzazione che è in via di rilascio per la Sperimentazione, si procederà con l'Applicazione di cerotti, i »Patch« alla nicotina utilizzati per smettere di fumare.
La Nicotina, è la pista privilegiata, potrebbe ridurre la sovra-infiammazione, la cosiddetta »tempesta di citochine«. "Bisogna rimanere molto prudenti, non dimenticare gli effetti nefasti della nicotina - ha ripetuto stasera Salomon - che sono ben noti.
E sappiamo che i fumatori presentano sintomi gravi quando si ammalano di Coronavirus «. Secondo una parte dei consumatori, al centro dell'ipotesi della nicotina»Protettrice« ci sarebbe il »recettore nicotinico dell'acetilclolina«, che ha un ruolo centrale nella propagazione del virus. Esso spiega la varietà dei sintomi del Covid-19, in particolare la perdita dell'olfatto e alcuni disturbi del carattere neurologico, fino ai casi di arresto respiratorio improvvisato che può avvenire attorno all'8° giorno.