Malore alla cresima della nipotina, Lina Piacente muore al ristorante

Malore alla cresima della nipotina, Lina Piacente muore al ristorante
Malore alla cresima della nipotina, Lina Piacente muore al ristorante
di Manlio Biancone
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Martedì 11 Luglio 2023, 07:57

PIANOLA - Lina Piacente (nella foto), 73 anni, è deceduta al ristorante di Pianola durante il pranzo della cresima della nipotina. Volto molto noto a Tagliacozzo, era la titolare dello storico bar di Villa San Sebastiano. Il giorno dei funerali non è stato ancora fissato. La magistratura ha disposto l'esame autoptico e nominato il medico legale Giuseppe Calvisi che questa mattina dovrà accertare l'esatta causa del decesso. Da una prima ricostruzione sembra che la donna si sia alzata per salutare la nipotina e tornando al suo tavolo si sia improvvisamente accasciata a terra. Si pensa a una morte naturale per malore, ma solo l'autopsia potrà dire con certezza cosa è successo a Lina.

I soccorsi, scattati immediatamente, sono stati inutili. Il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso, tra lo sgomento del marito, delle figlie e dei parenti. La notizia è subito circolata a Tagliacozzo, dove la famiglia di Lina Piacente è molto conosciuta. «Era una grande donna - dice il sindaco Vincenzo Giovagnorio - Sono profondamente colpito, come tutti, dall'improvvisa e inaspettata morte di Lina, avvenuta domenica all'Aquila. Lina e Pietro, sposati da oltre 50 anni, sono una vera istituzione, non solo per Villa San Sebastiano, ma per l'intero territorio comunale e altri paesi circostanti».

Il primo cittadino la ricorda come una donna di «grande sensibilità, educazione, affabilità e disponibilità condivise nei lunghi anni di matrimonio e di attività commerciale e trasmesse alle figlie Palmira e Stefania». «Ricordo - aggiunge il sindaco - quando, bambino, cenavo con la mia famiglia nelle grandi sale del loro locale, La Siesta, ed era sempre un'accoglienza nobile e generosa che mai e con nessuno è venuta meno anche in questi ultimi anni, quando, da sindaco, non ho voluto mancare di passare a fare un saluto.

E sempre l'immancabile caffè o bicchiere d'acqua e l'affettuoso invito a sedere con loro dietro il bancone». «Mi stringo al dolore per questa improvvisa perdita a Pietro, a Palmira e a Stefania, ai loro mariti e ai nipotini. Sono certo che il grande coraggio e la forza d'animo sapranno col tempo lenire la tristezza e lo sgomento che in questi momenti attanagliano i loro animi».

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