I cinghiali nella Manovra. L'emendamento presentato dal capogruppo di Fratelli d'Italia Tommaso Foti è passato in commissione Bilancio e ha aperto le polemiche, inevitabili. Quando la legge sarà effettiva, saranno consentito gli abbattimenti di fauna selvatica anche in città e nelle aree protette, per motivi di sicurezza stradale o per riequilibrare il numero degli animali in un certo territorio.
I cinghiali si potranno mangiare
I cinghiali che saranno abbattuti, nell'ambito della misura inserita in manovra sulla caccia in città, saranno sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e in caso negativo saranno destinati al consumo alimentare.
L'emendamento, segue la riforma introdotta dai 5Stelle nella precedente legislatura e apre alla possibilità di catturare o abbattere gli animali selvatici (come ad esempio i cinghiali) non soltanto durante il periodo della caccia, ma in qualunque momento, e anche nelle are attualmente interdette all'attività venatoria. Non solo: i cinghiali cacciati in città, specifica l'emendamento, potranno essere venduti e consumati, e dunque finire in tavola, a patto che la carne risulti sicura dalle obbligatorie analisi igienico-sanitarie.
Lo scontro
Tanto è bastato per far partire il grido d'allarme: «La norma consentirà l'abbattimento di specie protette dall'Ue, come lupi, orsi, volpi e altro in totale violazione della direttiva Habitat e dell'articolo 9 della costituzione», denuncia Bonelli. «Oggi rincara la dose il Wwf si sta per scrivere una pagina nera per la biodiversità e per la sicurezza dei cittadini: città e aree protette non devono diventare riserve di caccia». Anche in commissione Bilancio, ieri mattina, si è sfiorato il caos, con deputati che si sono urlati contro e la seduta che alla fine è stata sospesa.