Maria Caterina Federici, professoressa ordinaria di sociologia, è morta il pomeriggio di domenica 3 settembre, mentre faceva il bagno di fine estate a Orbetello. Nel suo Argentario, dove aveva casa. «Vado a Cala Moresca a rigenerarmi» - diceva.
È il marito, Sandro Fontana, che era con lei, a darne notizia rispondendo alle chiamate che arrivano la mattina seguente al telefono della sociologa che ha insegnato alla Sapienza di Roma, all’Università degli Studi di Parma, alla Scuola della pubblica Amministrazione di Bologna, all’ Executive Mba Program, Graduate School of Business Administration, University of Southern California, alla Sorbonne di Parigi. Autrice di oltre ventidue volumi pubblicati in Italia, Francia e Belgio.
La carriera
Ha diretto numerose ricerche per il Miur, il Cnr, e per altri enti pubblici e privati.
Le condoglianze del Rettore
Il Magnifico Rettore, professor Maurizio Oliviero, esprime a nome personale e dell'Ateneo le più sentite condoglianze per la prematura scomparsa della professoressa Maria Caterina Federici, già ordinaria di Sociologia generale e sociologia della sicurezza dell’Università degli Studi di Perugia, autrice di numerose pubblicazioni e coordinatrice di progetti di ricerca promossi da Miur, Cnr ed altri enti pubblici e privati. Molto legata alla città di Narni, dove è stata coordinatrice del corso di laurea in scienze per l’investigazione e la sicurezza di UniPg.
Queste le parole del Rettore: “La straordinaria levatura umana e scientifica della professoressa Maria Caterina Federici, unite al suo sincero amore per la ricerca e al suo appassionato e instancabile impegno al servizio dell'Ateneo rimarranno a lungo, quale preziosa eredità, nelle menti e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerla e di condividerne il pensiero, sempre capace di suscitare sincero entusiasmo e autentico interesse. La comunità universitaria tutta si stringe in un grande abbraccio intorno alla famiglia.”