NAPOLI - È morta dopo oltre un mese e mezzo l'agonia di Antonella Iaccarino, la donna finita in ospedale dopo una lite condominiale nel Napoletano. Aveva 48 anni e dallo scorso 5 settembre era ricoverata all'ospedale Cardarelli di Napoli con il corpo pieno di ustioni dopo che il suo vicino di casa, un 53enne già noto alle forze dell'ordine, ne ricoprì il corpo con liquido infiammabile per poi darle fuoco.
La lite per un lenzuolo disteso
Il tutto, pare, per un lenzuolo steso che ostruiva l'ingresso dell'uomo nel suo box.
I soccorsi
Arrivano i soccorsi: la donna viene portata all'ospedale Cardarelli di Napoli in prognosi riservata e con ustioni di terzo grado su metà del corpo. La sua situazione appare subito complicata ai medici. Per Riccio, invece, scattano le manette dei carabinieri con l'accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Sul posto arrivano anche i vigili del fuoco per domare il rogo che, dalla vettura della donna, si era esteso anche ad un altro veicolo vicino. A far deflagrare la situazione - accertano le prime indagini - sarebbe stato un lenzuolo steso nel posto sbagliato. O forse un parcheggio fatto male. In ogni caso nulla che potesse giustificare una simile reazione.
Oggi la morte di Antonella
Oggi il tragico epilogo con la morte di Antonella e la salmadella donna sequestrata e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli esami autoptici. Non é la prima volta cha una lite nata per motivi di vicinato si trasforma in tragedia. Per restare nei confini campani nel 2015 a Capodrise, nel Casertano, sempre al termine di una lite per futili motivi un 51enne uccise a martellate una donna di 59 anni che abitava nel suo condominio. Storia analoga ad Afragola (Napoli) dove nel 2015 una ex guardia giurata - in preda a raptus - sparò dal suo balcone con un fucile ferendo otto persone, tra i quali tre minori. Dopo anni di liti e screzi continui per i rumori, la scintilla in quel caso scoppiò per un cancello non chiuso all'una di notte.