Fanno ubriacare una ventenne e la stuprano: indagati due giocatori di pallanuoto. Sui loro cellulari anche i video di altri rapporti

Le accuse contro i giovani di 22 e 24 anni sono violenza sessuale e revenge porn

Fanno ubriacare una ventenne e la stuprano: indagati due giocatori di pallanuoto. Sui loro cellulari anche i video di altri rapporti
Fanno ubriacare una ventenne e la stuprano: indagati due giocatori di pallanuoto. Sui loro cellulari anche i video di altri rapporti
di Redazione web
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Martedì 9 Gennaio 2024, 14:55

Violenza sessuale e revenge porn. Sono queste le accuse che la procura di Genova ha mosso nei confronti di due ragazzi di 22 e 24 anni, entrambi genovesi, studenti universitari e giocatori di pallanuoto ad alti livelli. I due avrebbero fatto ubriacare una ragazza in discoteca per poi violentarla, ferirla e filmarla. Ma non sarebbe l'unica vittima. Gli atleti avrebbero anche commesso il reato di revenge porn, cioè la diffusione di foto e video sessualmente espliciti senza il consenso della persona fotografata o filmata, nei confronti di un numero ancora da definire di altre ragazze, con cui avevano avuto però rapporti consesuali. 

 

La violenza sessuale

Come riporta Il Secolo XIX, la doppia inchiesta della Procura di Genova, condotta dalla pm Gabriella Dotto, ha al centro i fatti avvenuti il 13 aprile 2022. I due indagati, di cui sono stati omessi i nomi per non rendere riconoscibile la vittima, incontrano in una famosa discoteca della città una ragazza di 20 anni, arrivata al locale dopo aver bevuto alcuni drink in centro storico con altri amici. La ragazza prova interesse per uno dei due giovani e nel corso della serata c'è uno scambio di effusioni, oltre a uno smisurato quantitativo di vodka che i due le offrono.

A fine serata la invitano a casa di uno dei due e quello che voleva essere un incontro piacevole con il ragazzo di suo interesse, diventa un incubo.

I due violentano la ragazza «abusando - come si legge nei capi d'imputazione - delle condizioni di inferiorità fisica e psichica in cui versava Chiara al momento del fatto, in quanto alterata dall’abuso di sostanze alcoliche, costringevano quest’ultima a compiere e subire atti sessuali, procurandole varie lesioni». Le ferite, secondo il racconto della vittima, le sono state inferte dopo essersi rifiutata di compiere gli atti sessuali. Al termine della violenza, durata più di un'ora, i due si sono raccomandati di non dire nulla. Ma la giovane ha trovato la forza di denunciare. I due giovani, difesi dagli avvocati Fabio La Mattina e Monica Tranfo, sostengono si sia trattato di un rapporto consensuale. 

Il revenge porn

Indagando sul caso, gli agenti di polizia hanno trovato nei cellulari dei due ragazzi video di altri rapporti sessuali. I poliziotti hanno contattato alcune delle ragazze riprese, che si sono riconosciute nei frame, profilando così anche l'ulterirore reato. Una perizia informatica aiuterà a capire il numero di video scambiati tra i due.  

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