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Le vittime erano, in particolare due coniugi, ma anche parenti stretti ed amici.
Alcune vittime venivano «bombardate» da sms molesti od offensivi dal contenuto sessuale sulle utenze private; altre ricevevano telefonate moleste, sgradevoli e volgari. Ma soprattutto su falsi profili Facebook venivano postati e diffusi messaggi dal contenuto forzatamente romantico, frasi offensive e fotomontaggi hard, che venivano inviati anche a profili di parenti ed amici delle vittime. Una vittima, a causa dello stalker, ha dovuto cambiare per quattro volte il proprio numero di cellulare, cambiare lavoro ed uscire di casa accompagnata. Molestie che si sono estese anche a parenti ed amici delle principali vittime degli atti persecutori, fino ad arrivare ad offese a parenti defunti.