È morto Ernesto Assante, storica firma di Repubblica. Il giornalista aveva 66 anni. Assante è stato stroncato da una malattia fulminante.
Era uno dei più noti critici musicali italiani, autore radiofonico e televisivo, nonché conduttore. È stato colto da un malore improvviso la scorsa notte ed è stato ricoverato al policlinico Umberto I di Roma, dove è deceduto nel tardo pomeriggio di oggi. Tra gli ultimi suoi impegni, il Festival di Sanremo, di cui era da tempo un veterano.
Nato a Napoli
A confermare la notizia della scomparsa il collega Riccardo Luna sui siti di «La Repubblica» e «La Stampa».
Assante ha scritto libri di critica musicale, alcuni dei quali insieme con il collega Gino Castaldo, con il quale dal 2005 ha tenuto delle «Lezioni di rock. Viaggio al centro della musica» con lo scopo di approfondire, grazie anche a un ascolto guidato e ai video mostrati, la storia di coloro che sono entrati nella leggenda del rock. Dal 2003 al 2009 ha insegnato «Teoria e tecnica dei nuovi media» e in seguito «Analisi dei linguaggi musicali», alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma.
Sul versante televisivo Assante ha lavorato come consulente musicale di Domenica In e Orecchiocchio (1982/1983), programma che lanciò Fabio Fazio, oltre che a Doc, trasmissione di Renzo Arbore, e in qualità di autore con Carlo Massarini per Sanremo Rock e il Cantagiro (fine anni '80, inizio '90). Sempre per la Rai ha lavorato a programmi come Rischiatutto (2016 con Fazio), Celebration con Neri Marcorè e Serena Rossi (2017), Ci vuole un fiore (2022), con Francesco Gabbani.
La radio
La prima esperienza come speaker radiofonico di Assante è stata nel 1975 in una piccola radio romana, Roma International Sound. Poi, sempre nel 1975, e fino al 1982, ha lavorato con Radio Blu, una delle prime emittenti rock della Capitale. Ha cominciato a lavorare alla Rai nel 1980, a Rai Radio 1, con «La civiltà dello spettacolo», poi ha collaborato ai canali della Filodiffusione e quindi, nel 1982, a Rai Radio 3, quando ha incominciato a condurre «Un certo discorso» e quindi «Pomeriggio Musicale», per poi passare a «Stereonotte», dove è stato conduttore dal 1983 al 1987. Negli anni seguenti ha condotto diverse trasmissioni a Italia Radio.
Dal 2010 al 2017 è stato conduttore con Gino Castaldo di Playlist su Radio Capital. Sulla stessa emittente ha condotto con Mary Cacciola il programma domenicale Sunday Afternoon e poi Newsroom.