Elisa Claps, la protesta per la Messa nella chiesa in cui fu trovata morta. In centinaia contro il Vescovo: «Vergogna»

All'interno della Chiesa della Trinità fu ritrovato il corpo della giovane Elisa Claps

Elisa Claps, proteste per la celebrazione della messa nella chiesa riaperta. In centinaia urlano al vescovo: «Vergogna»
Elisa Claps, proteste per la celebrazione della messa nella chiesa riaperta. In centinaia urlano al vescovo: «Vergogna»
di Redazione web
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Domenica 5 Novembre 2023, 13:45

POTENZA - Centinaia di persone hanno protestato stamani, a Potenza - in un presidio promosso da «Libera» - per la Messa che l'arcivescovo, monsignor Salvatore Ligorio, ha celebrato nella chiesa della Santissima Trinità nel cui sottotetto - il 17 marzo 2010 - venne ritrovato il cadavere di Elisa Claps, la studentessa potentina scomparsa e uccisa il 12 settembre 1993. Il presule, giunto in chiesa accompagnato da due sacerdoti, ha attraversato la folla in attesa: appena è entrato, la gente ha applaudito ironicamente e ha cominciato a scandire: «Vergogna, vergogna!» e a ripetere il nome di Elisa. La folla (vi era anche il fratello di Elisa, Gildo Claps) è cresciuta con il passare del tempo.

 

L'omelia 

All'inizio della celebrazione, monsignor Ligorio ha detto che la riapertura della chiesa, il 24 agosto scorso, è avvenuta «su mandato che Papa Francesco mi ha dato incontrandomi di persona.

Il Pontefice ha sottolineato che la chiesa deve essere un luogo di preghiera».

All'omelia, il presule, citando i brani delle Scritture letti poco prima, ha ripetuto: «Io resto quieto e sereno come un bimbo svezzato nelle braccia della madre», evidenziando la «libertà per chi segue Cristo come per chi non vuole seguirlo». 

La scorta

Alla fine della Messa, l'arcivescovo e i sacerdoti sono usciti accompagnati da alcuni agenti della Polizia: la folla ha ripetuto applausi ironici e alcuni hanno gridato: «Vergogna! Assassini!». Dalla curia arcivescovile è trapelato «stupore per l'annuncio di una manifestazione silenziosa che non è stata tale, disturbando la celebrazione religiosa per tutta la sua durata». Parlando con i giornalisti, Gildo Claps ha detto: «Questa Chiesa - ha spiegato - potrà riabilitarsi solo quando farà i conti con la vicenda di Elisa. Per una volta - ha concluso - dovrebbero avere il coraggio di chiedere scusa alla madre di Elisa». Durante il presidio hanno preso la parola diverse persone, fra le quali la referente di «Libera», Marianna Tamburrino, che ha confermato l'intenzione di avviare una raccolta di fondi per realizzare in Africa un ambulatorio medico intitolato ad Elisa Claps. 

Le parole di Gildo Claps

«Abbiamo cercato in ogni modo una conciliazione, in tutti i modi. Non c'è verso, c'è arroccamento totale. Abbiamo chiesto semplicemente che prendessero atto, prendessero coscienza, di tutto quello che è avvenuto e per una volta avessero il coraggio di chiedere scusa, per una volta». Così Gildo Claps, fratello di Elisa, al presidio di Libera di questa mattina davanti alla chiesa della Santissima Trinità a Potenza, per una protesta silenziosa contro la decisione dell'Arcidiocesi di riaprirla, nonostante la richiesta della famiglia di rispettare la memoria della studentessa sedicenne che venne uccisa 30 anni fa. «Il destino di questa chiesa lo deciderà la città - ha aggiunto - la grande parte della città sta rifiutando tutto questo. C'è stata una sorta di riflessione collettiva che sta arrivando in modo forte e straordinario alla mia famiglia». Parole dure ancora contro la Chiesa locale. «Avete visto con quanta arroganza sono entrati e con quanto disprezzo - ha aggiunto - loro sono arroccati al chiuso, al buio, noi siamo qui alla luce, la luce di Elisa».

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