Corona condannato a un anno esulta
in aula: pugni sul tavolo e grida

Corona (Ansa)
Corona (Ansa)
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Lunedì 12 Giugno 2017, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 16:16

MILANO - Fabrizio Corona è stato condannato a un anno dal Tribunale di Milano nel processo con al centro circa 2,6 milioni di euro in contanti trovati in parte in un controsoffitto e in parte in cassette di sicurezza in Austria. L'ex agente fotografico era stato nuovamente arrestato lo scorso 10 ottobre mentre era in affidamento in prova ai servizi sociali per scontare condanne già definitive. Il collegio, presieduto da Guido Salvini, ha anche condannato a tre mesi a collaboratrice di Corona, Francesca Persi.
 

 

Corona ha esultato battendo i pugni sul tavolo e dicendo «Sì!, Giustizia è fatta!». Sono cadute infatti due imputazioni, l'intestazione fittizia dei beni in relazione ai soldi in contanti, e la violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione. L'ex agente fotografico è stato condannato solo per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Ha citato il "daimon" di Platone, ha fatto commuovere e scoppiare a piangere la sua fidanzata Silvia Provvedi, quando anche lui con la voce rotta dall'emozione l'ha definita «unica e speciale» e un «amore vero», e poi si è difeso strenuamente spiegando, in sostanza, di essere un «perseguitato».

«Non sono un criminale e soprattutto non sono e non sarò mai un mafioso», ha detto leggendo alcuni fogli contenenti anche una lettera indirizzata direttamente ai giudici. La Dda di Milano, ha insistito Corona, ha fatto soltanto «molto rumore per nulla», con un'altra citazione stavolta shakespeariana, e ciò solo perché arrestare Corona dà «5 minuti di celebrità a tutti».

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