Finto influencer prende 72mila arrosticini e scappa, danno da 27mila euro: ingannato un produttore abruzzese

Finto influencer prende 72mila arrosticini e scappa, ingannato un produttore abruzzese: danno da 27mila euro
Finto influencer prende 72mila arrosticini e scappa, ingannato un produttore abruzzese: danno da 27mila euro
di Redazione web
2 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Gennaio 2024, 17:50

«Prova a prendermi» recita il titolo della pellicola di Steven Spielberg. Il sequel, secondo quanto è avvenuto, potrebbe girarsi porprio in Abruzzo. Il motivo? Un finto influencer ha rubato 72mila arrosticini, dal valore di 27mila euro, e  ha fatto perdere le sue tracce. Porprpio come il protagonista del film. 

Cosa è successo

Il finto influencer è 62enne abruzzese d'origine ma residente in Svizzera che ha richiesto a un produttore di Civitella Casanova in cambio della promozione sui social.

Tutto è nato come una collaborazione commerciale tra il sedicente influencer e un produttore di Civitella Casanova, un comune di poco più di 1.500 abitanti in provincia di Pescara.

Stando alle ricostruzione del titolare dell'azienda, l'uomo, residente nel cantone di Berna, l'avrebbe persuaso con modi gentili e un accento abruzzese a consegnargli "la merce" impegnandosi a promuoverli sul territorio svizzero e a pubblicizzare l'attività.

Cime riporta Gambero Rosso, gli accordi prevedevano il pagamento in tre tranche da 9mila euro ciascuna, come concordato con l'imprenditore ora sotto indagine, attivo nel settore dell'import di generi alimentari.

L'accusa di truffa

Peccato che dopo la consegna l'uomo sia sparito. Nessun pagamento e nessuna risposta alle chiamate per chiarimenti.

Anche i tentativi di risoluzione amichevole della situazione sono stati vani. A questo punto è scattata la querela e sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Penne, che hanno rapidamente localizzato l'uomo grazie a indagini supportate dall'Ambasciata italiana e dalla Polizia Consolare di Berna.

L'accusato dovrà ora rispondere delle accuse di truffa e insolvenza fraudolenta. Degli arrosticini, nessuna traccia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA