Ragazza trovata morta ad Aosta, «rubati tutti i suoi documenti». Dal furgone bordeaux al rito satanico: cosa sappiamo

La vittima, forse francese, è difficile da identificare: il presunto omicida ha fatto sparire i suoi documenti

Ragazza uccisa ad Aosta, ipotesi omicidio sempre più concreta. Dal furgone bordeaux al rito satanico: cosa sappiamo
Ragazza uccisa ad Aosta, ipotesi omicidio sempre più concreta. Dal furgone bordeaux al rito satanico: cosa sappiamo
di Redazione web
3 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Aprile 2024, 08:51

Prosegue il giallo in Aosta sulla ragazza trovata morta venerdì pomeriggio nella chiesetta diroccata del borgo ormai disabitato da cent’anni di Equilivaz, a La Salle, tra Aosta e Courmayeur. Ciò che è certo è che la ragazza presenta due ferite e un taglio profodno alla gola. Si esclude così la pista suicidio e malore. Sulla vittima le forze di polizia non danno ancora l'ufficialità ma dovrebbe trattarrsi di una donna di orgine francese, o comunque straniera. L'età, invece, è di circa 20 anni. Al momento è caccia all'uomo che era con lei.

Secondo diverse ipotesi, l'uomo potrbebbe esssere fuggito attraverso un passo del Monte Bianco, distante una ventina di chilometri da lì. Ma c’è anche il valico del Piccolo San Bernardo, imboccando la strada verso La Thuile.
Per quanto riguarda l’ex villaggio di Equilivaz, si tratta di un posto insolito e poco frequentato. Per arrivarci occorre una camminata di una decina di minuti, tra i rovi e la boscaglia: il percorso è fuori dai circuiti turistici. Non è distante da una falesia per arrampicare.


Uccisa nella chiesetta?

Il suo corpo era rannicchiato in fondo all'ex cappella che si raggiunge con una breve camminata a piedi dalla statale 26. «Sembrava che dormisse». Queste le parole dette agli inquirenti di chi ha visto i lcorpo della ragazza e ha dato l'allarme. Un corpo che non mostra segni di decomposizione, ma il freddo della settimana scorsa potrebbe aver decellerato il processo. Si attende l'autopsia. Le tracce di sangue ritrovate, però, farebbero ipotizzare che non sia stata uccisa altrove e nascosta lì, ma che tutto sia successo proprio nella chiesetta.
 

Il furgone bordeaux e il rito satanico

L'attenzione ora è sul furgone bordeaux ai bordi della strada: i residenti della zona lo avevano notato, giorni fa,  parcheggiato e con il tendalino alzato come a indicare l’intenzione di trascorrerci la notte.

Una pista, ma non l’unica. Gli investigatori hanno setacciato i sentieri lungo la montagna, fino alla cascata di Lenteney. Sono state acquisite e visionate le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona tra Aosta e Courmayeur, e del traforo: in quei fotogrammi si cerca di individuare il furgone per risalire al proprietario.

Tra le tante ipotesi c’è anche quella di un rito satanico, visto il luogo del ritrovamento, ma al momento sembra poco probabile. Sulla vittima sono stati effettuati anche i test tossicologici per capire se avesse assunto droghe e alcol. Per l’esito occorreranno alcuni giorni.

Chi è la ragazza?

La ragazza non è ancora stata identificata. Questo perché non è facile identificarla. Il presunto omicida ha avuto cura di portarsi via il suo cellulare, il portafogli, i documenti, proprio per rendere più complicato il riconoscimento. Si ipotizza che non sia italiana dal suo abbigliamento. Sparsi a terra c’erano vari alimenti, dentro e all’esterno del rudere, tracce di sangue.

© RIPRODUZIONE RISERVATA