Anatra uccisa a bastonate, il branco gira un video. Frasi choc tra le risate: «È ancora viva, finiscila»

L'uccisione di un animale è un reato punito dal codice penale con pene che vanno dai 4 mesi ai 2 anni

Giovani uccidono un'anatra a bastonate e girano un video. La frase choc tra le risate: «È viva, finiscila»
Giovani uccidono un'anatra a bastonate e girano un video. La frase choc tra le risate: «È viva, finiscila»
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Venerdì 22 Settembre 2023, 19:51

Sterminano un animale tra le risate. «È ancora viva, dagli una botta secca, uccidila». Un'anatra, trovata in strada agonizzante, viene massacrata a bastonate da un gruppo di giovani nel Foggiano che filmano la scena. Il video sarebbe stato girato a Rodi Garganico, nel Foggiano.

Il video in cui l'anatra viene presa a bastonate

L'associazione Lndc Animal Protection evidenzia: «Il video ci è giunto attraverso un circuito di chat, messaggistica whatsapp e instagram e ci è stato detto che è riconducibile al comune in provincia di Foggia». Nel filmato si vede un gruppo di giovani che incita un ragazzo armato di bastone a colpire l'animale, già agonizzante, per finirlo, cosa che avviene poco dopo. Il tutto accade tra le risate del gruppo.

La denuncia contro ignoti

L'associazione ha già provveduto a inoltrare denuncia, al momento contro ignoti, alla Procura della Repubblica di Foggia «nel tentativo di fare chiarezza sul video e risalire agli autori del gesto». «Torno ancora una volta a lanciare l'allarme sulle nuove generazioni –sottolinea Piera Rosati, Presidente Lncd Animal Protection – perché i tanti fatti di cronaca di questo tipo registrati nell'ultimo periodo dimostrano che c'è una vera e propria emergenza.

Pensare che queste siano soltanto bravate o ragazzate è ingenuo e pericoloso, perché è ormai scientificamente provato che i soggetti che compiono questi atti in gioventù hanno grandi probabilità di replicarli in maniera sempre più violenta in età adulta anche nei confronti delle altre persone».

Il legale dell'associazione, l'avvocato Alessandra Itro, ricorda che «l'uccisione di un animale è un reato punito dal codice penale con pene che vanno dai 4 mesi ai 2 anni». «Anche nel caso in cui l'animale fosse agonizzante – sottolinea Piera Rosati, Presidente Lncd Animal Protection – non è giustificabile infierire su di esso, ma è preciso dovere prestare le prime cure e chiamare i soccorsi, chiedendo l'intervento dell'asl veterinaria».

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