Abusi sessuali su pazienti 14enni, psicologo arrestato: faceva anche i corsi nelle scuole

Gli atti di abusi sessuali, si spiega in un comunicato della Questura, sono consistiti in palpeggiamenti e contatti diretti reiterati

Abusi sessuali su pazienti minorenni, psicologo arrestato: faceva anche i corsi nelle scuola
Abusi sessuali su pazienti minorenni, psicologo arrestato: faceva anche i corsi nelle scuola
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Novembre 2023, 21:51

È stato arrestato e condotto in carcere uno psicologo 40enne, iscritto all'Ordine degli Psicologi della Toscana, accusato di abusi sessuali aggravati perché esercitati nei confronti di alcune ragazze minorenni e perché commessi ai danni di persone a lui affidate per ragioni di cura. Gli abusi sarebbero stati compiuti nell'arco di un decennio. La Polizia di Stato di Pistoia, a seguito delle indagini condotte dal personale del commissariato di Montecatini Terme, ha eseguito l'ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Pistoia su richiesta della Procura. Gli atti di abusi sessuali, si spiega in un comunicato della Questura pistoiese, sono consistiti in palpeggiamenti, toccamenti e contatti diretti reiterati, già a partire dal 2013 e fino al 2023, nei confronti di 10 pazienti, di cui 7 minorenni (e tra questi 4 ragazze all'epoca dei fatti minori di anni 16) che, «trovandosi in condizioni di fragilità e vulnerabilità, si erano rivolte al professionista per risolvere le loro problematiche personali». L'indagine ha avuto origine dalla denuncia formalizzata nel gennaio 2023 da una vittima la quale, all'epoca dei fatti 14enne, «rappresentava di aver conosciuto lo psicologo durante alcuni incontri di presentazione organizzati da un istituto scolastico della provincia che frequentava, volti a far conoscere gli obiettivi e la funzione di sportelli dedicati».

Una volta attirata la simpatia di alcune giovani pazienti lo specialista - che era anche consulente di consultori attivati presso le scuole - le invitava a sottoporsi a terapia privata presso il proprio studio, inizialmente insegnando alcune tecniche di respirazione e rilassamento e poi utilizzando tecniche 'irregolari' che vertevano sul contatto fisico. È in quelle circostanze che le vittime, nel corso di alcune sedute nelle quali lo psicologo si sdraiava accanto, in una stanza attigua allo studio dove erano stati collocati dei materassini, subivano i palpeggiamenti a scopo sessuale- Per tali motivi, su delega della Procura di Pistoia, nei confronti dello psicologo è stata eseguita nelle prime fase dell'indagine un decreto di perquisizione locale e personale, estesa oltre allo studio medico, all'abitazione ed ogni altro luogo di sua pertinenza che ha portato al sequestro di alcuni supporti informatici (pc, hard-disk, telefoni cellulari) sui quali successivamente è stata predisposta un'attività ispettiva che ha fatto emergere i contatti con altre ragazze, sue pazienti, attraverso chat su vari social dove lo psicologo era iscritto con profili anonimi, avendo tra i contatti solo giovanissime donne.

Gli agenti del commissariato di Montecatini Terme hanno esaminato ogni singola posizione, raccogliendo le testimonianze di ulteriori 8 vittime, di cui 7 minorenni (e tra queste almeno 4 ragazze all'epoca dei fatti minori degli anni 16) che hanno confermato l'adozione di condotte successivamente valutate come di rilevanza penale da parte della Procura.

Alcune delle giovani vittime hanno testimoniati che, nel corso degli anni, avvalendosi dei servizi di altri professionisti non avevano più trovato in quest'ultimi le stesse modalità di approccio offerte dallo psicologo arrestato. Lo stesso professionista in alcune circostanze avrebbe riconosciuto con alcune pazienti di aver utilizzato dei metodi 'discutibilì ed in qualche caso, quando aveva ricevuto espresse lamentele, avrebbe confessato di temere delle conseguenze per quanto aveva posto in essere; «consapevolezza che non lo determinava però a modificare il suo approccio con le giovani pazienti», hanno specificato gli investigatori.

La Procura, in stretta sinergia con l'Ordine degli psicologi della Toscana, si è avvalsa di uno psicologo «trovando conferma della circostanza che le pratiche terapeutiche, così come descritte dalle denuncianti, non trovavano alcun riferimento alle metodologie riconosciute». Pertanto, «a seguito dei gravi elementi raccolti attraverso testimonianze, analisi di supporti informatici e riscontri», la Procura ha richiesto al Gip del Tribunale di Pistoia l'emissione di una misura restrittiva in carcere, «unica misura adeguata considerata la reiterazione delle condotte negli anni, il numero di vittime accertate e considerato che lo studio del professionista, corrispondeva allo stabile dove lo stesso dimorava».

© RIPRODUZIONE RISERVATA