Furto di ostie in chiesa
​L'ombra delle messe nere

Furto di ostie in chiesa ​L'ombra delle messe nere
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Lunedì 13 Ottobre 2014, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 16:50
SPINETOLI - Rito di riparazione dopo la profanazione della chiesa di S.Antonio Abate di Pagliare del Tronto. E' quanto si apprende dal parroco, don Basilio Marchei, che esprime indignazione e profonda tristezza a nome della comunità cattolica, ad una settimana dal furto di un centinaio di ostie consacrate sottratte da ignoti due domeniche fa. Un vero e proprio assalto 'silenzioso' compiuto da soggetti non ancora identificati che, dopo essersi introdotti all'interno della chiesa, dopo l'ora di pranzo, a funzione finita e a chiesa deserta, hanno forzato lo sportellino del tabernacolo ed hanno sottratto la pisside con dentro un centinaio di ostie consacrate. Ad accorgersi per prima della profanazione del tabernacolo e delle particole, è stata la sacrestana che ha fatto scattare subito l'allarme. La chiesa, che si trova al centro storico di Pagliare del Tronto, subito dopo lo scempio, è stata messa a disposizione dei militari dell'Arma della stazione di Monsampolo del Tronto, per le indagini di rito, ma poi, come da prassi, sono stati rimossi i monumenti e i paramenti Sacri. Servirà, ora, una messa di riparazione, in programma per questa sera alle 21, che verrà officiata dal Vescovo, Monsignor Giovanni D'Ercole, e concelebrata da don Basilio Marchei. Ma l'ombra delle messe nere, o riti satanici, si allunga, minacciosa, sul colpo sacrilego di due domeniche fa. E ad avanzare l'ipotesi che potrebbe trattarsi di personaggi dediti a questo tipo di pratiche, è proprio il parroco del paese, don Basilio Marchei:" Il forte sospetto - spiega il parroco - ricade sull'ormai consolidato commercio blasfemo di ostie consacrate, che vanno poi ad arricchire i riti satanici o messe nere. Si tratta di un business che con profitti anche considerevoli". Il tabernacolo, con dentro pisside ed ostie consacrate, in effetti, stando alla ricostruzione di don Basilio Marchei, sarebbe stato l'unico obiettivo dei ladri, dopo aver fatto irruzione all'interno della chiesa: "probabilmente - prosegue - si sono guardati intorno con la speranza di rubare qualche altro oggetto di valore, ma ciò che è strano è che, oltre alla pisside che, comunque, non ha un grande valore materiale, sono state sottratte anche le ostie contenute al suo interno: se fossero stati ladri occasionali in cerca solo di oggetti di valore, come è già avvenuto in casi simili, avrebbero potuto sottrarre il contenitore sacro, ed altri oggetti liturgici, lasciando le ostie consacrate".



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