SAN BENEDETTO A partire da oggi chi dovrà sottoporsi a una Tac dovrà recarsi al Mazzoni di Ascoli. Partono gli interventi, infatti, per predisporre il nuovo macchinario al Madonna del Soccorso, mentre si accende la polemica sull’apertura dell’ambulatorio di urologia a ore.
Le criticità
Criticità che saranno al centro dello stato di agitazione degli operatori che venerdì organizzeranno una manifestazione e la prossima settimana incroceranno le braccia per lo sciopero. Iniziano oggi le operazioni di smontaggio della vecchia Tac per poi proseguire con l’installazione del nuovo grande apparecchio acquistato con i fondi Pnrr. Questo comporterà una riorganizzazione della diagnostica, infatti a partire da oggi, sarà sospesa l’attività della Tac fino a maggio. Essendo presente in ospedale una seconda Tac verrà predisposto un piano di recupero delle prestazioni che nei tre mesi non potranno essere fatte dalla Tac in smontaggio ma che erano già prenotate, riuscendo a non annullare alcuna prenotazione. Il piano prevede due strade: il mantenimento degli esami per i pazienti che accedono al Pronto soccorso e per i ricoverati del Madonna del Soccorso. Si stima che verranno eseguiti circa 300 esami aggiuntivi rispetto all’attività storica.
La seconda via prevede lo spostamento degli esami Tac con mezzo di contrasto al Mazzoni di Ascoli che verranno eseguiti con l’apparecchio Tac dedicato alla radioterapia.
La polemica
Immediata la polemica da parte della consigliera regionale Anna Casini che attacca: «Grande propaganda per l’apertura dell’ambulatorio di urologia. Sarebbe un’azione giusta e utile se nei due ospedali ci fosse almeno un reparto di Urologia. I cittadini devono sapere che nella nostra Ast non esiste un reparto di Urologia e malgrado le richieste, i pazienti urologici vengono “appoggiati” nel reparto di Chirurgia del Mazzoni, determinando complicazioni organizzative e assistenziali, disagi per i pazienti ricoverati e per gli operatori ma soprattutto con l’impossibilità di ridurre le liste d’attesa e con medici che dovranno dividersi tra Ascoli e San Benedetto».