SAN BENEDETTO - Un automezzo del Comune che stava effettuando alcuni lavori di potature delle piante ha danneggiato la settimana scorsa la targa sulle vittime delle foibe.
All’inizio si era pensato a un atto teppistico tanto che il consigliere comunale, Valerio Pignotti, aveva scritto che «Con questo atto si vuole colpire la memoria delle vittime che avevano la sola colpa di essere Italiani, e che le milizie, guidate dal comunista Tito, voleva estirpare da quelle terre. Chiedo quindi che tutte le forze politiche condannino e prendano le distanze da tale atto vandalico». Più tardi poi Pignotti ha corretto il tiro pungolando però l’amministrazione comunale a prendere provvedimenti affinchè la targa possa essere rimessa a posto nel più breve tempo possibile.
«A perenne memoria degli italiani dell’Istria, di Fiume della Dalmazia, barbaramente assassinati nelle foibe ed annegati nell’Adriatico, e di quelli sopravvissuti, esuli in patria, la città non dimentica il loro sacrificio e la loro fedeltà all’Italia»: è il testo della targa scoperta a febbraio nel giardino antistante il palazzo comunale, dal sindaco Pasqualino Piunti e da una profuga di seconda generazione, Fiorenza Angelucci, dinanzi a una folta rappresentata di discendenti di esuli che vivono in città.