I pescatori del porto contestano
le regole europee sull'etichettatura

I pescatori del porto contestano le regole europee sull'etichettatura
1 Minuto di Lettura
Lunedì 2 Marzo 2015, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 05:40
SAN BENEDETTO - Sono sul piede di guerra gli armatori del porto sambenedettese. Contestano le nuove direttive della Comunità Europea sulla procedura di tracciabilità ed etichettatura del pescato per la sicurezza dei consumatori. Gli addetti ai lavori del porto parlano di un'inutile forma che serve solo a rallentare lo smistamento del prodotto e a complicare le cose dal momento che per loro si tratta soltanto di un duplicato di norme che vengono già rispettate da tempo. In pratica c'è l'obbligo di suddivisione in partite, vale a dire il quantitativo di prodotti della pesca della medesima specie, della stessa presentazione, proveniente da una stessa zona geografica e dallo stesso peschereccio o, al massimo, dallo stesso gruppo di pescherecci.

"Un'inutile duplicato - sentenziano gli armatori - anche perché i dati racchiusi nella partita vengono già indicati nei documenti di trasporto che viaggiano insieme al pesce da diversi anni ormai".
© RIPRODUZIONE RISERVATA