San Benedetto, iIl Pd attacca: «Sull’ospedale i fondi non bastano neppure per il progetto»

Mario Neroni, Anna Casini, Francesco Ameli e Manuela Marcucci
Mario Neroni, Anna Casini, Francesco Ameli e Manuela Marcucci
di Alessandra Clementi
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Sabato 1 Luglio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 08:14

SAN BENEDETTO - «I 400mila euro stanziati dalla Regione Marche per il progetto di fattibilità dell’ospedale nuovo non basteranno più, quindi a oggi non c’è nulla e la stessa convenzione firmata in solitaria dal sindaco Antonio Spazzafumo non ha alcun valore».

E’ il Pd regionale, provinciale e comunale ad afferrare le armi e sottolineare tutte le carenze infrastrutturali e sul fronte dei servizi della sanità del Piceno, mentre nei giorni scorsi è stato approvato dalla Regione il progetto di fattibilità della casa della salute e ospedale di comunità che sorgeranno su via Sgattoni e che verranno messi a gara. 

Le motivazioni

«Il nuovo codice degli appalti- spiega la consigliera regionale Anna Casini – impone una progettazione più approfondita, quindi lo studio di fattibilità dovrà avere le caratteristiche di un progetto definitivo con maggiori elaborati e dettagli.

Di conseguenza i 400mila euro messi in bilancio non saranno sufficienti. A oggi non c’è nulla su questo iter, nemmeno la variante urbanistica per l’area dove dovrà sorgere la struttura, senza dimenticare che si continua a parlare di un primo livello su due plessi che non è contemplato dalla legge».

Per dare una previsione di spesa attendibile il progetto di fattibilità deve avere un approfondimento equivalente a un definitivo. Inoltre i democrat hanno fatto riferimento alla convenzione stilata da Regione, Provincia, Ast e Comune di San Benedetto rimproverando a Spazzafumo di aver proceduto con una delibera di giunta ad approvare un accordo senza coinvolgere i sindaci degli altri territori. «Ormai il re è nudo – commenta Casini – la sanità picena è all’abbandono. Una città come San Benedetto che l’anno scorso ha contato 1,1 milioni di presenze non può permettersi un servizio sanitario di questo livello. Spazzafumo continua a parlare di primo livello quando non è affatto previsto nel master plan della Regione». Nei giorni scorsi era stato sottolineato anche come nella convenzione fosse stata inserita la Provincia nonostante il presidente Sergio Loggi ne fosse all’oscuro pur non avendo mai preso le distanze dall’operazione.

La Conferenza

«A quando la prossima conferenza dei sindaci?». A chiederlo a gran voce il segretario della Federazione Pd Francesco Ameli il quale sottolinea come da tre anni a questa parte il tavolo politico non venga convocato. «Tra due settimane- dichiara Ameli - si terrà una manifestazione sindacale in Ancona per denunciare criticità che non sono state mai affrontate dall’Ambito e dai sindaci del Piceno». E proprio sulla situazione sanitaria sambenedettese si è soffermato Mario Neroni segretario della sezione sanità del Pd il quale ha sottolineato soprattutto della precarietà con cui lavorerebbero gli operatori del Madonna del Soccorso e di un centrodestra che non avrebbe un progetto di ristrutturazione del sistema. La stessa Manuela Marcucci segretaria del circolo sanità di Ascoli ha fatto luce sull’operazione di accorpamento dei reparti che avviene negli ospedali del Piceno con taglio dei posti letto.

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