San Benedetto, il Comune cala gli assi per il sì al nuovo ospedale nel quartiere Ragnola: uno svincolo e una mini-stazione

San Benedetto, il Comune cala gli assi per il sì al nuovo ospedale nel quartiere Ragnola: uno svincolo e una mini-stazione
San Benedetto, il Comune cala gli assi per il sì al nuovo ospedale nel quartiere Ragnola: uno svincolo e una mini-stazione
di Marco Braccetti
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 03:15

SAN BENEDETTO - «I lavori potrebbero essere appaltati nel giro di due anni». Il consigliere comunale di maggioranza Gino Micozzi azzarda questa tempistica di massima, presentando lo studio di pre-fattibilità del nuovo ospedale civile, calibrato sulla zona Ragnola. Un’analisi redatta dai tecnici della Regione Marche che, pochi mesi fa, hanno effettuato in loco dei lunghi sopralluoghi. Quest’argomento ha monopolizzato l’assemblea pubblica del comitato di quartiere, coordinata dalla presidente Michela Galieni e svolta lunedì sera, presso la nuova Sala della Comunità: parrocchia Sacra Famiglia.  

Micozzi è uno degli esponenti dell’attuale amministrazione che segue più da vicino la vicenda del nuovo “Madonna del Soccorso” e, a suo dire, quella di Ragnola è l’ipotesi migliore se si vuol mantenere la struttura a San Benedetto. Ma molti residenti hanno espresso dubbi: ulteriore appesantimento di una viabilità già oggi caotica, inquinamento (sia atmosferico che rumoroso) e consumo di suolo sono interrogativi snocciolati da chi vive intorno a dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale, ossia dinanzi all’istituto scolastico “Capriotti”. 

Gli animi tesi
 

Micozzi ha cercato di mitigare gli animi, svelando che sono in corso dei colloqui con la Provincia, per realizzare un nuovo svincolo della Soprelevata, proprio all’altezza del futuro impianto.

Inoltre, con le Ferrovie, si sta ragionando per costruire una nuova mini stazione. Sul fronte dell’impatto del nuovo ospedale, il consigliere ha svelato che la struttura dovrebbe avere al massimo 4 piani e che, a corredo, verrà realizzato un nuovo grande parco pubblico da ben 4 ettari. Per dirla tutta, durante l’assemblea qualche residente ha voluto “mettere a verbale” il proprio favore. Ad esempio, c’è stato chi ha sottolineato come, se San Benedetto rinuncerà ad ospitare il nuovo ospedale, l’area idonea più vicina potrebbe essere individuata a Pagliare: «Troppo lontano da noi. In caso di gravi necessità, sarebbe un vero problema». Tra i favorevoli, è stato poi evidenziato come il nuovo nosocomio ravviverebbe economicamente tutto il quartiere, generando un indotto che darebbe nuove possibilità lavorative. 

L'annuncio di Micozzi
 

Intanto, Micozzi ha annunciato che nella sua prossima seduta, il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimere la propria idea sull’area dove realizzare il nosocomio. Poi verrà effettuato il vero e proprio studio di fattibilità: passaggio fondamentale per arrivare ad appaltare l’opera. Secondo Micozzi, nella migliore delle ipotesi, ci vorranno due anni per chiudere l’iter necessario e dare avvio ai lavori. Tutte le procedure sono in capo alla Regione Marche. Sul piatto, 93 milioni di euro.

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