San Benedetto, campagna gratis
nelle ultime elezioni comunali

Molti partiti alle ultime elezioni comunali hanno dichiarato spese uguali a zero
Molti partiti alle ultime elezioni comunali hanno dichiarato spese uguali a zero
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Giovedì 6 Aprile 2017, 07:45
SAN BENEDETTO - Santini e manifesti a costo zero. Feste in piazza e panini con porchetta low cost. Sembra strano ma è così, almeno quanto risulta scorrendo la lista delle spese elettorali sostenute da partiti e movimenti in occasione dell’ultimo rinnovo del consiglio comunale risalente al 5 e 19 giugno dello scorso anno. Verrebbe da dire che il Pd è il vero Paperon dei Paperoni della politica sambenedettese con 21.657 euro a fronte degli 866 euro di Forza Italia, per non parlare delle liste a costo zero. Tante, forse troppe. Ma è tutto regolare, a decretarlo la Corte dei Conti con tanto di nota protocollata la scorsa settimana in Comune.
La lettera della Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per le Marche attraverso il Collegio di controllo sulle spese elettorali è arrivata nei giorni scorsi al protocollo di viale De Gasperi. Ecco tutte le spese sostenute per l’intera campagna, quindi comprese di santini, manifesti, foniche, pubblicità sulla stampa, feste con o senza band a seguito, sedi elettorali, vele giganti, gadget e la classica porchetta in piazza anche se ormai va più di moda un aperitivo al tramonto per sponsorizzare la propria candidatura. Per tutto questo Forza Italia ha speso 866 euro, la lista il Popolo della Famiglia 444 euro, mentre SiAmo San Benedetto, Fratelli d’Italia, San Benedetto Protagonista, San Benedetto per San Benedetto Adesso, Sinistra per San Benedetto, Rinnovamento e Progresso, l’Udc, Servire dalle Parole ai fatti, Lista per Castagna sindaco, A Sinistra in Comune non hanno speso nulla, o meglio non hanno denunciato alcun costo sostenuto. Come è possibile? Fermo restando che la denuncia delle spese è una sorta di autocertificazione di cui risponde ciascun firmatario, l’escamotage è dietro l’angolo. Infatti molto spesso le spese vengono poste in testa alla persona del capolista e non alla lista stessa. Proseguendo tra coloro che invece le spese le hanno sostenute troviamo al vertice il Pd con 21.657 euro, a questo punto verrebbe da chiedersi se sono stati più corretti di altri, in quanto appare il dato più veritiero. Seguito dai 5.601 euro della civica di Giorgio De Vecchis Ripartiamo da zero, poi le liste Calvaresi Movimento Popolare Sambenedettese a 998 euro, Uniti per San Benedetto 550 euro, la lista 63074 con 400 euro e la Lega Nord con 1.430 euro. Anzi si direbbe che le spese sostenute non hanno portato bene, visto che sia la lista di Calvaresi che la 63074 così come quella della Lega Nord, nonostante abbiano dovuto sostenere dei costi, non sono state poi ripagate da altrettanti eletti, infatti tra i candidati di queste liste nessuno è entrato in consiglio comunale. Verrebbe da dire «Oltre il danno, anche la beffa».
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