Bomba della seconda guerra mondiale spunta fuori durante i lavori di scavo. L'area piantonata dai carabinieri

I carabinieri sul luogo dove è stato rinvenuto l'ordigno
I carabinieri sul luogo dove è stato rinvenuto l'ordigno
di Lara Facchini
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Lunedì 6 Novembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 13:33

SAN BENEDETTO Una bomba a mano inesplosa è stata rinvenuta ieri a San Benedetto. L’ordigno dovrebbe risalire ai tempi della seconda guerra mondiale. La bomba, modello Srcm 35, è stata scoperta in tarda mattinata probabilmente dai proprietari del terreno, dato che si trova in una stradina privata che porta ad un casolare in via Volterra, a Porto d’Ascoli, la strada che collega via Torino al tratto occidentale di via Val Tiberina, a pochi metri dal passaggio a livello ferroviario. 

 
 
Si tratta di un ordigno a mano che veniva impiegato largamente dall’Esercito Italiano nel secondo conflitto bellico, e ad oggi modelli simili vengono ancora utilizzati per le esercitazioni militari e non solo.

Il congegno bellico sarebbe stato trovato durante alcuni lavori di scavo nel territorio a cavallo tra San Benedetto e Monteprandone e subito segnalato alle autorità competenti. L’area del ritrovamento è stata piantonata dai carabinieri in attesa dell’arrivo degli artificieri. L’intervento dovrebbe avvenire nella giornata di oggi. L’area non ha bisogno di essere evacuata, in quanto la bomba a mano è di piccole dimensioni e non altamente pericolosa, l’area del ritrovamento è comunque isolata e circondata da campi, cantieri e industrie.

Alcune persone che hanno avuto la possibilità di vedere l’ordigno mostrano il loro scetticismo anche tramite i social, perché non credono che risalta alla seconda guerra mondiale: «Dall’aspetto molto ben conservato, non sembra un ordigno così datato, ma moderno o attuale – commentano alcuni curiosi -. È un Srcm ad effetto ridotto che si sparava in addestramento prima di usare la granata a frattura prestabilita detta ananas. L’ ordigno molte volte non sparava e noi leve ci divertivamo a fare tiro a segno per farli scoppiare». 
 
La prefettura però non può sottovalutare la pericolosità dell’esplosivo e ha disposto le operazioni per far brillare la bomba quanto prima in tutta sicurezza dagli artificieri. 

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