Una donna nella banda
che ha assaltato la banca

Una donna nella banda che ha assaltato la banca
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Domenica 2 Febbraio 2014, 16:26 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 16:09
SAN BENEDETTO - Tra i ladri che hanno assaltato la Banca dell'Adriatico di via Ulpiani probabilmente c'era anche una donna. Alcuni residenti della zona hanno infatti riferito agli investigatori di aver udito una voce femminile durante la fuga di un'auto scura che avrebbe girato, a tutta velocit, in via Bianchi. Un paio di automobilisti avrebbero infatti dichiarato di aver incrociato, lungo la strada che collega viale De Gasperi alla Statale, una macchina, forse un'Audi, sfrecciare in direzione Ovest. Un'incognita però capire poi la direzione effettivamente presa da quell'auto. Quello che invece è certo è che erano dei professionisti, probabilmente italiani.



Le indagini portate avanti dal commissariato di San Benedetto avrebbero portato ad una rosa di alcune bande criminali che potrebbero aver messo a segno il furto che ha fruttato ai banditi 100 mila euro.

Ma ci si sta muovendo anche sul fronte delle immagini catturate dagli impianti di video sorveglianza. Quello della banca avrebbe ripreso i criminali durante tutte le fasi ma sarebbe impossibile, almeno da quelle riprese, risalire all'identità dei malviventi che hanno operato con i volti travisati. Maggior fortuna potrebbero avere le riprese delle telecamere sparse lungo la rete autostradale sempre nel caso in cui la banda sia davvero la stessa che, 45 minuti prima, aveva tentato lo stesso tipo di colpo in un istituto di credito di Montecosaro.



I FATTI

L’esplosione e poi l’assalto. Ha dell’incredibile il furto andato in scena nella notte tra venerdì e sabato, nelle filiale della Banca dell'Adriatico di via Ulpiani, a San Benedetto.

Per farsi largo all’interno dell'edificio e portar via i contanti presenti nel bancomat, i ladri non si sono fatti scrupolo di utilizzare una vera e propria bomba, un rudimentale ma efficace ordigno esplosivo che ha distrutto vetrate interne ed esterne, gli uffici e, ovviamente, il distributore automatico di banconote. L'obiettivo, naturalmente, era quello. Si parla di un bottino di 100 mila euro per l'ammanco registrato dall'istituto di credito che, ad ogni modo, sta quantificando con esattezza il danno economico subito.

Tutto è accaduto poco dopo le 3 e 30 di ieri mattina. E' stato a quell’ora, infatti, tutto viale De Gaspari e mezza città sono state buttate giù dal letto da uno spaventoso boato. Era il rumore della bomba. Un ordigno composto da una batteria, tre cavi elettrici e due contenitori pieni di gas. L'esplosione è stata devastante ha distrutto la vetrata, la parte esterna del bancomat, mandato in frantumi tutti i pannelli di vetro presenti all'interno della filiale e sventrato il cassettone blindato dove vengono riposte le banconote da erogare allo sportello automatico. In un secondo, in pratica, hanno distrutto tutto. E in pochi attimi hanno portato a termine l'opera. Ripresi dalle telecamere della videosorveglianza (ce n'è una che punta proprio al bancomat) hanno fatto il loro ingresso con i volti completamente travisati. In pochi secondi hanno preso il malloppo e abbandonato l'area. Dopo l'esplosione si è trattato semplicemente di allungare la mano e prendere i contanti. Il bancomat era stato praticamente sventrato. L'allarme è stato dato subito. Sul posto, in pochi minuti, si sono radunate le forze dell'ordine. Ad occuparsi delle indagini sono gli uomini del commissariato di San Benedetto. Il reparto scientifico si è subito messo all'opera supervisionato dal dirigente del commissariato Filippo Stragapede. Lungo il territorio è subito scattato il piano di ricerca dei malviventi e sono state sequestrate le registrazioni catturate sia dall'impianto di videosorveglianza dell'istituto che di quelle degli edifici dislocati lungo le ipotetiche vie di fuga. I ladri hanno sicuramente preso il largo a bordo di un'auto che, con molta probabilità, hanno poi abbandonato lungo la strada. Nessuno dei testimoni sarebbe però stato in grado di fornire alla polizia dettagli sull'auto che avrebbero utilizzato per fuggire.



Lo stesso sistema è stato utilizzato in due altri istituti di credito uno ad Ancona e l’altro, la scorsa notte, a Montecosaro. Probabilmente si tratta della stessa banda.
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