Parolisi dovrà attendere febbraio
per poter rivedere sua figlia

Parolisi dovrà attendere febbraio per poter rivedere sua figlia
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Lunedì 29 Settembre 2014, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 17:25
ASCOLI - ​Il 10 febbraio del prossimo anno sar un giorno decisivo per Salvatore Parolisi. Non solo stata fissata per quella data l'udienza davanti ai giudici della Cassazione, ma anche quella del tribunale dei Minori di Napoli a cui i difensori del caporalmaggiore si sono rivolti per chiedere che il loro assistito possa riabbracciare sua figlia. I giudici del tribunale campano, così come avevano fatto a gennaio scorso per lo stesso motivo, al termine dell'udienza che era stata fissata per ieri, avendo riscontrato un errore formale di notifica degli atti del ricorso alle parti, ha rinviato il processo proprio al 10 febbraio. Nello stesso giorno, a duecento chilometri di distanza l'uno dall'altra, a Roma si discuterà il ricorso in Cassazione che gli avvocati Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e il cassasionista Titta Madia, hanno presentato contro la sentenza emessa dalla Corte d'Appello de L'Aquila che il 30 settembre dello scorso anno ha confermato la condanna di Parolisi per l'omicidio di sua moglie Melania Rea; a Napoli, invece, il tribunale dei Minori prenderà in esame il ricorso presentato dall’altro legale del caporalmaggiore, Federica Benguardato, con cui si chiede di far incontrare la piccola Vittoria Parolisi a suo padre.

A dar forza alla richiesta dell'avvocato teramano c'è la relazione presentata dal consulente tecnico d'ufficio, la psicologa Giuseppina Bencivenga, nominata dal giudice tutelare di Nola, che nella sua perizia evidenzia il fatto che per il bene della minore sia opportuno farle incontrare il padre che non vede dal 19 luglio del 2011 quando Salvatore Parolisi fu arrestato su iniziativa della Procura di Ascoli che stava indagando sulla morte di Melania Rea.

A distanza di oltre tre anni, Parolisi vorrebbe poter abbracciare sua figlia che fino ad ora ha potuto sentire solo telefonicamente.

Ma bisognerà aspettare il pronunciamento del tribunale dei minori di Napoli, anche se non è escluso che per la concomitanza dell'udienza in Cassazione, questo procedimento possa subire un ulteriore rinvio.


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