ASCOLI - L’ultimo weekend prima delle zone arancioni e rosse ha registrato il consueto assembramento di persone (specie giovani) dediti più agli aperitivi che agli acquisti natalizi.
LEGGI ANCHE:
Assembramenti che hanno scatenato anche la reazioni degli amministratori comunali, i quali sono spesso tirati in ballo proprio per garantire il rispetto delle regole.«Sabato sembrava una domenica di Carnevale, con molti, troppi ragazzi su di giri, poca distanza e nessun rispetto delle regole» ha denunciato l’assessore alla pubblica istruzione, Monica Acciarri.
«La pandemia sta mettendo a dura prova la tenuta psicologica di tutti noi per vari ordini di motivi.
I negozi
Con la chiusura dei negozi nei centri commerciali di sabato e di domenica, la maggior parte degli ascolani ha invaso il cuore della città e, tra loro, una fetta ne ha approfittato per effettuare i regali da mettere sotto l’albero. Anche se lontani dai numeri raggiunti nelle passate edizioni dello shopping natalizio, non sono mancate situazioni affollate. I negozi in grado di assicurare una certa qualità e prodotti firmati sono stati privilegiati rispetto agli altri. Una tendenza confermata dalle tante presenze registrate alla profumeria “Douglas” in piazza del Popolo, mostrando come i prodotti di bellezza rimangono tra i “pensieri” più gettonati, così come una costante affluenza ha caratterizzato “Benetton” di corso Mazzini, i cui clienti si sono trovati davanti l’opportunità di usufruire di sconti.
Gli acquisti
«Per fortuna sta andando bene, con un’attenzione da parte degli acquirenti rivolta un po’ a tutti i capi, soprattutto la maglieria » ha commentato la titolare Gina Ventura, felice di aver visto soprattutto sabato una giornata ricca di clienti. «In tempo di pandemia non dobbiamo lamentarci, anche se la folla vista nelle strade e nelle piazze non si è messa in fila nei negozi ma nei bar » ha aggiunto Maurizio Detto di “Detto Sante”, comunque consapevole che per molti la voglia di garantire la qualità di calzature, abiti e accessori durante le festività sia sempre presente. Ciò che comunque ancora una volta contraddistingue le scelte degli ascolani nel scegliere i doni è stata anche quest’anno la parte più prettamente alimentare: dai cesti natalizi alle bottiglie di vino e spumante, sino all’infinito universo dei dolci. Così come è accaduto al punto vendita della Cantina Colonnella di piazza Immacolata, preso d’assalto da coloro che intendevano realizzare confezioni ad hoc.
La tradizione
«Non esiste crisi per quel che riguarda i nostri panettoni, torroni e pandori » afferma Gregorio De Angelis di “Yoghi”, confessando che il loro maggiore fiore all’occhiello, il panettone al triplo cioccolato, continua ad andare a ruba. «Ma c’è ancora una spiritualità che resiste e a dimostrarlo sono le innumerevoli richieste giunte nel mio laboratorio: dalle palline dell’albero con temi religiosi sino alle statue del presepio e le ceramiche di santi e madonne» confessa l’assessore comunale agli eventi ed artista Monia Vallesi, sottolineando che sia però innegabile la flessione di acquisti rispetto agli ultimi anni, a causa ovviamente del Coronavirus.