SAN BENEDETTO - Con le baby gang che sono entrate in azione anche in provincia, nella San Benedetto che non rappresenta certo una metropoli, arriva l’appello delle forze dell’ordine per rendere maggiormente efficace e incisiva l’azione di polizia e carabinieri. Lo chiede il Siulp, il Sindacato Italiano unitario lavoratori polizia con la voce del segretario provinciale Massimo Mellozzi che si è unito al coro di solidarietà nei confronti dei carabinieri aggrediti brutalmente a Marotta sottolineando come episodi di questo genere siano purtroppo sempre più frequenti e prevedibili. E Mellozzi si riferisce proprio alle ultime notizie che arrivano da San Benedetto.
L’analisi
«Anche nella nostra Riviera non si era mai manifestato il fenomeno delle “baby gang” già presente nelle grandi città.
Gli episodi che hanno visto protagonista la baby gang, i cui componenti non sono ancora stati identificati, sono stati almeno tre nelle ultime quattro settimane. Due i casi più gravi. Il primo ha visto finire in ospedale due giovani pestati a sangue perché volevano evitare il furto dei propri scooter, e l’altro ha visto un ragazzo dell’entroterra venire preso a calci in testa in viale Moretti. Negli ultimi giorni c’è inoltre stato un incontro con il Prefetto, al quale hanno partecipato l’assessore Gianluigi Pepa e il vicecomandante della polizia locale Giuseppe Brutti.
La richiesta
«Abbiamo richiesto una conferenza dei servizi per la preoccupante situazione della movida molesta - afferma l’assessore - che è sfociata in bande di ragazzi, con una forma mentis da delinquenti, che usava violenza fisica inaudita. In quell’occasione insisteremo per un rafforzamento del personale delle forze dell’ordine, in particolare di almeno 15 poliziotti, aggregati da Ascoli Piceno».