Ascoli, altre scuole danneggiate
L'inizio delle lezioni è a rischio

Il liceo artistico Licini
Il liceo artistico Licini
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Martedì 6 Settembre 2016, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 03:47
ASCOLI - Avvio ritardato per l’anno scolastico nel Piceno? L’ipotesi prende consistenza alla luce del gran lavoro che, nonostante gli sforzi a tutto campo dei tecnici di Comune e Provincia, attende ancora la Protezione civile per quel che riguarda i sopralluoghi post sisma nelle sedi scolastiche. E se sul fronte comunale il vero problema riguarda il plesso di San Domenico (che sarà risolto con un trasferimento degli alunni in altre sedi), a livello provinciale, quindi per quel che riguarda gli istituti superiori, ora alle problematiche già note dell’istituto linguistico ed economico-sociale si affianca l’inagibilità del liceo artistico. Inagibilità che sarebbe già stata accertata anche dai tecnici della Protezione civile. Tutto questo in attesa che tutti i sopralluoghi e le schede, scuola per scuola, vengano ultimati. 

Le sedi delle scuole comunali, tra infanzia e primaria, sono già sotto la lente d’ingrandimento dei tecnici comunali, coordinati dal dirigente Maurizio Curzi, già da poche ore dopo la prima forte scossa di terremoto del 24 agosto fino ad oggi, con ritmi di lavoro massacranti. I sopralluoghi sono iniziati subito ed hanno riguardato tutte le sedi scolastiche ad Ascoli e nelle frazioni, ma ora a dover completare le verifiche sono i tecnici della Protezione civile, per poi arrivare a definire, una dopo l’altra, le schede di agibilità o meno delle varie strutture. Sono 29 in totale, inclusa la sede della scuola dell’infanzia di Piceno Consind, le sedi da visionare e controllare, considerando che fino ad oggi – lavorando anche di domenica – gli uomini della Protezione civile hanno effettuato 8 sopralluoghi con relative relazioni e con certificazioni di agibilità (anche se, in qualche caso, con delle prescrizioni per l’effettuazione di interventi–tampone): si tratta delle scuole di Monticelli, D’Azeglio, Ceci, Cantalamessa, Malaspina, via Kennedy e di via Sardegna (si tratta di locali al momento non utilizzati), oltre al plesso di San Domenico che, però, presenta i problemi più rilevanti. Su tutte queste sedi – eccetto proprio San Domenico - i tecnici comunali stanno già lavorando per sistemare fessurazioni, crepe ed altre piccole lesioni, considerando che, comunque, i cantieri già avviati per gli interventi-tampone sono attualmente 12. Per quel che riguarda la materna e l’elementare di San Domenico, invece, si procederà al trasferimento dei bambini rispettivamente a Sant’Agostino e alla D’Azeglio, per poi effettuare con calma gli interventi necessari, lunghi e complessi, alla messa in sicurezza del plesso. 

Anche sul fronte degli istituti superiori, come detto, si dovrà attendere la conclusione dei sopralluoghi con relativi verbali da parte della Protezione civile. In tal senso, è già stata definita la necessità di trasferire in altra sede gli studenti del liceo linguistico ed economico-sociale, ma ora sarebbe stata dichiarata l’inagibilità anche del liceo artistico Licini (ex istituto d’arte). Le soluzioni per tamponare tali emergenze sono rappresentate dai possibili trasferimenti all’Itis Fermi (Industriali), al liceo scientifico o all’istituto tecnico commerciale (Ragioneria). Sempre che gli ulteriori sopralluoghi non evidenzino altre situazioni critiche. 
 Tutti gli interventi da eseguire, per tamponare le lesioni riscontrate nelle varie sedi scolastiche, lasciano ipotizzare un possibile slittamento di qualche giorno dell’inizio delle lezioni. A decidere, ovviamente, sarà il Ministero competente che si sta tenendo in continuo contatto con gli enti locali, ovvero Comune e Provincia di Ascoli, per capire quale sia la tempistica necessaria a completare le azioni tampone dopo le ultime scosse telluriche. Una decisione che, in ogni caso, dovrebbe poi riguardare tutte le scuole della provincia (o della regione) proprio per fornire le massime garanzie di sicurezza anche ai genitori, preoccupati, degli studenti. Per poter avviare le lezioni, in definitiva, dovranno essere stati completati tutti i sopralluoghi della Protezione civile nelle scuole. Si farà in tempo per il 15 settembre?
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