ASCOLI PICENO – Non ci sono ancora certezze, ma dovrebbero essere di natura umana e non animale i resti rinvenuti ieri nella frazione di Morignano, ad Ascoli Piceno.
È quanto trapela dalla fitta rete di riservatezza che circonda l'inchiesta. E’ terminato il sopralluogo nel casolare in disuso davanti al quale il cane di un pastore di passaggio si è avvicinato ieri mattina attirando l'attenzione del suo padrone, che ha dato l'allarme ai carabinieri. Quello rinvenuto è un mucchietto di forma ovale, di circa 30-40 centimetri con cenere e diversi pezzi di ossa di varie dimensioni, completamente arse; vicinissime c'erano tracce di sangue anch'esso combusto che, in quanto tale, è difficile da analizzare se non attraverso apparecchiature sofisticate. Per questo i campioni prelevati sono stati inviati all'istituto di medicina legale di Ancona altamente specializzato in ematologia forense. Altri accertamenti medico legali sono stati demandati al servizio di medicina legale dell'ospedale Mazzoni di Ascoli e, soprattutto, ai laboratori dei carabinieri del Ris di Roma, da ieri ad Ascoli per indagare sulla vicenda che ha molti lati oscuri. Il casolare, di proprietà di persone di Ascoli e San Benedetto del Tronto, in disuso da tempo, è stato posto sotto sequestro.