Servizi sanitari, caos ticket ad Ascoli. Budget finito nelle strutture private che chiedono un contributo anche a chi è esente

Servizi sanitari, caos ticket. Budget finito nelle strutture private che chiedono un contributo anche a chi è esente
Servizi sanitari, caos ticket. Budget finito nelle strutture private che chiedono un contributo anche a chi è esente
di Nino Orrea
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Giovedì 31 Agosto 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:10

ASCOLI - Il manifesto fatto affiggere dai laboratori privati di analisi cliniche, sta mettendo in agitazione la popolazione. Perché secondo quanto riportato a partire dal 1° settembre e fino al 31 dicembre prossimo, gli esami effettuati nei laboratori privati, anche per le persone esenti dal ticket, saranno a pagamento con un contributo minimo fisso per ogni impegnativa. Il ticket delle impegnative non esenti o private, come recita il manifesto, non subirà variazioni. 

 
 
A giugno ci eravamo interessati del problema, perché a quell’epoca gli esami eseguiti nei laboratori privati erano soggetti al pagamento del ticket anche per i pazienti esenti dal ticket.

Questi i centri privati firmatari del manifesto che sta suscitando, come era prevedibile, non poche polemiche: Amadio, Biomedica, Bios, Biotest, Centro analisi, Clinitest, Dott. Fioroni, Ormodiagnostica e Salus. Perché questa mossa arrivata a settembre? Come spiegano i centri privati di analisi cliniche, la causa va fatta risalire «all’esaurimento del budget annuale fissato dalla Regione Marche per il rimborso delle prestazioni erogabili in esenzione dai laboratori privati accreditati e convenzionati, esaurito da mesi». 

Volantino
 

Ma perché, qualcuno si starà chiedendo, questo volantino è apparso solo adesso e non già a giugno quando gli esami di laboratorio erano sottoposti al pagamento del ticket anche per le persone esenti? E perché, cosa ancora più importante, nel manifesto affisso in quasi tutta la regione, non si fa alcun riferimento al fatto che presso le strutture pubbliche gli esami di laboratorio continuano ad essere eseguiti senza il pagamento del ticket per le persone esenti? Sarà stata una semplice dimenticanza, ma sarebbe stato utile per l’utenza ricordare questa possibilità. Insomma, è utile ribadire che le persone esenti dal ticket possono recarsi presso le strutture pubbliche dell’Ast di Ascoli dove riceveranno le prestazioni in forma assolutamente gratuita. 
 
Un manifesto, quello promosso da alcuni centri privati che la direttrice dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini, con la schiettezza che è ormai nota, ha subito definito «il contenuto del manifesto fuorviante e il comportamento di questi centri privati da stigmatizzare».

Un ragionamento che la Nicolini nella giornata di ieri ha sviluppato in maniera più articolata. «I centri privati convenzionati e accreditati – ha spiegato – devono programmare il budget assegnato dalla Regione, mese per mese e se occorre giorno per giorno. Questo, per evitare che le risorse vengano risucchiate nel giro di pochi mesi. Va anche aggiunto che il sistema messo in piedi dalla Regione serve proprio a controllare l’andamento della spesa delle strutture private. Comunque, i cittadini, esenti dal ticket, posso recarsi nelle strutture pubbliche del Piceno dove le prestazioni saranno erogate in forma totalmente gratuita. Vorrei anche ricordare che nei primi sei mesi di quest’anno, le strutture pubbliche dell’Ast di Ascoli hanno eseguito quasi un milione di esami clinici di laboratorio e siamo pronti a raddoppiare questo numero. Va anche ribadito che le strutture private sono libere di continuare ad erogare le prestazioni a pagamento, ma devono fornire informazioni precise, in maniera tale che l’utente possa scegliere in maniera consapevole la soluzione che per lui è la più idonea». 
 
Che la mossa, almeno così la pensano in tanti, sia stata una specie di fuga in avanti che adesso è difficile da controllare, è dimostrato, almeno da indiscrezioni che arrivano dalla direzione dell’Ast, che i laboratori privati convenzionati, hanno chiesto un incontro con la direttrice, Nicoletta Natalini, per spiegare la loro posizione e cercare un punto di mediazione in una vicenda nella quale a rimetterci è solo l’utenza. 

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