Una task force assiste gli anziani a casa. Ricoveri più brevi e pressione sugli ospedali che si allenta

L'ospedale Mazzoni
L'ospedale Mazzoni
di Luca Marcolini
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Domenica 5 Novembre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:54

ASCOLI - Sono tanti gli anziani a rischio “ospedalizzazione”, nel Piceno, dopo un ricovero in strutture sanitarie, per l’impossibilità di tornare a casa senza adeguati servizi e prestazioni necessarie. Ed ecco, allora, in arrivo una “task force” dell’assistenza, ovvero delle equipe professionali specializzate che scenderanno in campo per evitare il rischio di un incremento delle lungodegenze negli ospedali del territorio garantendo a numerose persone non autosufficienti di poter rientrare nella propria abitazione.

E si stima, in questa prima fase, di poter aiutare 125 anziani. Un’operazione che si concretizzerà grazie alla stretta di mano tra gli Ambiti sociali che ruotano attorno ai Comuni capofila di Ascoli e San Benedetto (insieme a quello della vallata del Tronto), che ha consentito di intercettare, come primo passo avanti, un finanziamento di 330mila euro. Si investirà, dunque, su professionalità e servizi per post ricovero per la fascia della terza età, dalle prestazioni sanitarie a domicilio alla consegna di pasti fino all’utilizzo del telesoccorso. 

A fronte di uno scenario che vede numerose persone anziane della provincia ascolana che, a seguito di un ricovero, rischiano di rimanere a lungo tempo in ospedale necessitando di un’assistenza professionale costante, il Comune di Ascoli in veste di capofila - attraverso il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni – ha stretto un patto con quello di San Benedetto e i relativi ambiti sociali, vallata inclusa, per pianificare l’attivazione di una sorta di task force sia per prevenire che per risolvere il problema. A scendere in campo saranno operatori professionali adeguatamente formati in grado di garantire il ritorno a casa, dagli ospedali e da altre strutture sanitarie, degli anziani non autosufficienti garantendo loro tutte le prestazioni e i servizi indispensabili. «Grazie alla rete di collaborazione tra gli Ambiti sociali – sottolinea l’assessore Brugni - che è stata attivata per gestire anche i fondi Pnrr, la nostra provincia è riuscita a intercettare tutti i finanziamenti disponibili sul fronte del sociale. Il progetto per le dimissioni protette degli anziani e per evitare la loro ospedalizzazione è molto importante perché, d’intesa con tutti quelli che sono gli organismi competenti dell’Azienda sanitaria di Ascoli, si potranno mettere in campo, a disposizione delle persone dimesse dalle strutture sanitarie, servizi a domicilio fondamentali per gestire il post ricovero. Un intervento, per il quale sono stati stanziati 330mila euro, che va incontro alle necessità di tanti cittadini del nostro territorio». 

Per l’attuazione del progetto anti ospedalizzazione di tante persone anziane nel Piceno, si attiveranno squadre di operatori in grado di garantire tutti i necessari servizi di assistenza a domicilio per chi torna a casa dopo un ricovero, inclusi erogazione dei pasti, servizi di telesoccorso e altri servizi sanitari.

L’obiettivo è quello di far tornare finalmente a casa le persone anziane non autosufficienti che altrimenti rischierebbero di dover rimanere a lungo negli ospedali o in strutture di riabilitazione. Si tratterà di equipe professionali che saranno appositamente formate e che forniranno direttamente nelle abitazioni degli anziani le prestazioni necessarie. La previsione è quella di attivare questa “task force” a domicilio, in questa fase iniziale, per 125 persone anziane non autosufficienti. 

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