Il centro cade a pezzi
Ordinanze non rispettate

Il centro cade a pezzi Ordinanze non rispettate
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Sabato 8 Novembre 2014, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 10:53

ASCOLI - Angoli del vecchio centro storico di Ascoli che cadono a pezzi, nel silenzio, con una cadenza ormai sempre più preoccupante.


Cornicioni pericolanti, travi che cedono, infiltrazioni che mettono a rischio la tenuta di vetusti palazzi abbandonati a se stessi. E tutto questo accade nonostante le reiterate ed impotenti ordinanze sindacali che intimano ai proprietari di intervenire e di mettere perlomeno in sicurezza gli immobili fatiscenti. Tutto questo tra le grida d'allarme delle associazioni del comitato cittadino antidegrado che, però, inevitabilmente, non trovano riscontri concreti.

Tanti i casi.

Tante le segnalazioni. .Tra gli esempi tangibili, quello di un edificio in via dei Carboneschi all'angolo con via Manilia, laddove il degrado e la vetustà della copertura hanno causato il crollo di materiale in strada. E a seguito del sopralluogo è stato appurato che esistono porzioni del cornicione la cui caduta può mettere a rischio l'incolumità dell'ignaro passante. L'edificio è stato, quindi, immediatamente transennato. Ma l'elenco dei casi a rischio è lungo. Tra cui quelli di un palazzo in via di proprietà della parrocchia della Cattedrale con due persone che sono state trasferite e di un vecchio palazzo in via Annibal Caro al civico 16, ora dichiarato inagibile e inaccessibile per il rischio di crolli, la cui proprietà risulta essere di una nota società finanziaria a livello nazionale. Al suo interno accedevano spesso anche dei ragazzini, rischiando di vedersi crollare addosso parti del soffitto. E ancora, l'edificio che si affaccia su via Porta Tufilla (nella zona del cancello ex Sime), per il quale sussiste una situazione di pericolo con la caduta di pietre provenienti dal manufatto fatiscente attualmente disabitato costruito sul muro di cinta della città.

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