Ospedale Ascoli, il Nursind attacca l'Ast: «Il reparto di Medicina Ala Ovest del Mazzoni è senza un Oss nel turno di notte»

L'ospedale Mazzoni
L'ospedale Mazzoni
di Mario Paci
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Martedì 12 Dicembre 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 12:13
ASCOLI - In attesa dell’incontro pubblico sulla sanità di venerdì pomeriggio si è svolta un’importante assemblea dei lavoratori in servizio presso il reparto di Medicina Ala Ovest. Attualmente, il reparto dispone di 24 posti letto, ai quali si aggiungono 2 letti bis in costante utilizzo da un periodo prolungato. In media, il reparto accoglie in modo seriale, circa 4/5 pazienti affetti da Covid. 



La dotazione organica attuale prevede la turnazione di due Infermieri e due Oss sia al mattino che al pomeriggio e due Infermieri nel turno notturno senza la presenza dell’Oss. In media, si raggiunge giornalmente il numero di oltre 10 appoggi fuori reparto e di circa 3/4 ricoveri. Ciò comporta un impegno considerevole nella gestione dei nuovi ricoveri, delle dimissioni e del reinserimento dei pazienti precedentemente appoggiati presso altri reparti. Ultimamente, come è statoi segnalato dal sindacato Nursind, è stato disposto che l’infermiere in servizio nel turno notturno si occupi dell’effettuazione dell’invio telematico dell’ordine dei farmaci alla farmacia interna, con una frequenza di tre volte a settimana. Tuttavia, l’assolvimento di questa attività, comporterebbe una diminuzione del tempo di assistenza da erogare ai pazienti ricoverati nel reparto.

La presenza di notte

«Ma ciò che risulta ancora più grave - scrive Pelosi - è che questa amministrazione non ha contemplato la presenza dell’operatore Socio-Sanitario nel turno di notte, in aggiunta alle due unità infermieristiche presenti. È evidente che la situazione descritta implichi il demansionamento dell’infermiere, a causa del ricorso a mansioni inferiori (inevitabilmente da espletare, in assenza dell’OSS) rispetto alle competenze specifiche.

Inoltre, ci è stato comunicato che nel corso del turno notturno, in situazioni di urgenza, l’infermiere deve recarsi fisicamente nella palazzina B per il ritiro di una sacca di sangue destinata all’emotrasfusione o accompagnare il paziente in Radiologia per l’effettuazione di controlli radiologici d’urgenza. Questa circostanza comporta la presenza di un solo infermiere in servizio nel reparto».

Lo stress

La situazione, denuncia il Nursind, sta sottoponendo il personale a notevole stress. La carenza di personale, soprattutto la mancanza di un Oss di notte, potrebbe ripercuotersi sulla qualità del servizio.

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