Fegato ad Ancona, cornee a Fabriano, reni a Padova: Rita morta a 54 anni dona la speranza a tre persone

L'espianto è avvenuto all'ospedale Mazzoni
L'espianto è avvenuto all'ospedale Mazzoni
di Luigi Miozzi
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 16:46

ASCOLI - Si svolgeranno alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria Goretti in piazza Immacolata, i funerali di Rita Liberati, la dipendente della Camera di Commercio, segretaria del presidente regionale Gino Sabatini, deceduta a 54 anni a seguito delle complicazioni di un attacco cardiaco che l’aveva colpita a metà di dicembre. Rita, donna generosa e altruista, ha confermato le sue doti umane esprimendo la volontà di donare gli organi. Deceduta nel reparto di rianimazione del Mazzoni diretto da Ida Di Giacinto, i familiari hanno rispettato con amore e grande altruismo il suo volere. 


L’espianto


L’intervento che si è concluso fino alle prime luci dell’alba ha coinvolto professionisti dell’Area vasta 5 ed il prelievo è stato effettuato da équipe diverse: le cornee, inviate alla Banca degli Occhi di Fabriano, sono state prelevate dall’oculista Luca Cesari; il fegato, inviato ad Ancona, e reni, inviati a Padova, sono stati eseguiti dall’équipe dell’ospedale di Torrette.

La prematura scomparsa di Rita Liberati ha destato sconcerto in quanti la conoscevano. 


La corale


Tanti gli amici, a cominciare da quelli del Piceno Pop Chorus con i quali condivideva la passione per il canto che hanno voluto salutare Rita per l’ultima volta. C’è chi lo ha fatto con un post o pubblicando una sua foto sui principali social network. Altri, invece, hanno preferito recarsi alla camera ardente che era stata allestita nella cappella dell’obitorio del Mazzoni. Affollata anche la chiesa di Santa Maria Goretti dove da ieri alle 19 è stato trasferito il feretro per la veglia di preghiera. Tante anche le testimonianze di vicinanza e di cordoglio che sono giunte ai familiari della cinquantaquattrenne: tutti si sono stretti ai genitori Luigi e Demetria, la sorella Laura e il fratello Mauro, in questo momento di profondo dolore. Rita Liberati si era sentita male un paio di settimane fa e dopo l’infarto era stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva del Mazzoni. 

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