Ascoli, morte di uno studente
Tre dirigenti comunali nei guai

Ascoli, morte di uno studente Tre dirigenti comunali nei guai
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Venerdì 16 Ottobre 2015, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 16:15
ASCOLI - Il sostituto procuratore della Repubblica Umberto Monti, ha inoltrato al giudice per le udienze preliminari, Rita De Angelis, richiesta di rinvio a giudizio per tre dirigenti del comune di Ascoli e il presidente di Ascoli Servizi.

Secondo l’accusa sarebbero responsabili del reato di omicidio colposo per la morte, avvenuta il 15 giugno di due anni fa di Edouard Egorov, 25 anni russo che precipitò nel vuoto da un’altezza di circa cinque metri, a seguito del cedimento di una balaustra di legno, sistemata nel giardino del parco dell’Annunziata. Gli indagati sono Paolo Ciccarelli, responsabile del settore “Tutela beni ambientali gestioni dirette”, Maurizio Curzi, dirigente responsabile dal maggio 2011 al giugno dell’anno seguente del settore “Reperimento fondi” che dall’aprile 2011 divenne competente per il servizio “Parche e giardini”; Cristoforo Everard Weldon, responsabile del settore “Ottavo” con competenza con il servizio manutenzione immobili, strade, parchi e giardini. A partire dall’aprile 2013, poi, il funzionario divenne responsabile del settore assetto del territorio con competenza sui servizi di manutenzione dei parchi e giardini; Fulvio Mariotti, presidente di “Ascoli servizi comunali”. La disgrazia, in cui perse la vita il giovane ragazzo russo, si verificò all’alba del 15 giugno di due anni fa. Con alcuni amici Egorov si era dato appuntamento al parco dell’Annunziata per partecipare alla festa che era stata organizzata dagli universitari di Architettura per festeggiare nel migliore dei modi la fine delle lezioni dell’anno accademico.Intorno alle cinque il giovane si trovava, unitamente ad altri suoi amici, nel giardino dell’ex convento dell’Annunziata. Dalle testimonianze rilasciate da chi assistette ala tragedia, sembrerebbe che il ragazzo stesse cercando di sollevare un grosso masso quando all’improvviso perse l’equilibrio precipitando nel vuoto da un’altezza di circa cinque metri. Il violento impatto con il sottostante terreno gli provocò un trauma cranico che lo fece finire in coma per poi morrire poco dopo.
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