Ascoli, le grandi manovre in corso
nella diocesi e nelle parrocchie

Il vescovo D'Ercole e il corpo sacerdotale
Il vescovo D'Ercole e il corpo sacerdotale
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 09:30
ASCOLI - Movimenti in atto nella Curia di Ascoli con alcuni spostamenti e ipotesi di accorpamenti fra parrocchie. Uno degli spostamenti riguarda don Francesco Mangani che da Gimigliano si trasferirà a Roccafluvione con la funzione di parroco. Altro movimento è quello di don Mario Cataldi, che dalla parrocchia di Porta Cappuccina migrerà a quella di San Pietro e Paolo, dove prenderà il posto di Stefano Russo, nominato recentemente vescovo e la cui consacrazione avverrà in Cattedrale il prossimo 28 maggio. 
Per adesso si tratta solo di piccoli spostamenti, ma che potrebbero preludere a qualcosa di più di semplici movimenti interni. Per adesso la parola d’ordine che circola in Curia è quella di evitare sovrapposizioni di messe e servizi religiosi tra le varie parrocchie e questo in considerazione del fatto che il numero dei sacerdoti tende continuamente a diminuire. In pratica, quella che sollecita il vescovo, è una sorta di collaborazione tra le varie parrocchie della città, unificando, laddove è possibile, alcune cerimonie religiose. Proprio per questo fatto, in origine era stata avanzata l'ipotesi, portata avanti dallo stesso vescovo, Giovanni D'Ercole, di un accorpamento tra alcune parrocchie della città. Il piano prevedeva la perdita della qualifica di parrocchia per il Duomo che sarebbe tornata ad essere la Cattedrale della città, con supervisione sulle diverse chiese della Curia. Sempre nell’ambito di questo piano, era previsto l'accorpamento delle chiese del Carmine, quella della Scopa e di S. Gregorio Magno, con la parrocchia di San Pietro Martire, il cui parroco è Emidio Fattori. Si sarebbe venuta, così, a creare una mega parrocchia che avrebbe raggruppato tutte le chiese del centro storico, assorbendo, tra l'altro, anche la parrocchia della Cattedrale. Un vero colosso dal punto di vista religioso, che avrebbe visto a capo di tutto, don Emidio Fattori, il quale, nonostante la sua età, è ancora in forma e gode di ottima salute per svolgere questo compito. Un altro accorpamento previsto dal piano del vescovo, prevede l'unione della chiesa di San Marcello con quella di Santa Maria Goretti a Porta Maggiore e quella di San Filippo con Marino. Restavano fuori da questo progetto, almeno per il momento, le due parrocchie di Monticelli, che avrebbero continuato a proseguire ciascuna per la sua strada. 
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