Dalla Regione 30 milioni per 300 alloggi popolari: sostegno alla realizzazione o al recupero di edifici nei Comuni del cratere

Gli alloggi al Pennile
Gli alloggi al Pennile
di Luca Marcolini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Aprile 2021, 05:50

ASCOLI - Trenta milioni per realizzare 300 abitazioni a basso canone d’affitto nell’area del sisma e garantire un tetto a molte delle famiglie che affollano le lunghe graduatorie per le case popolari, in attesa di risposte. Un’opportunità molto importante per Ascoli città e gli altri Comuni piceni colpiti dal sisma che, per concretizzarsi, passerà attraverso l’avviso pubblicato ieri dalla Regione Marche.

Con l’Erap e le amministrazioni comunali interessate chiamati a presentare proposte entro il 3 maggio. È l’assessore regionale con delega alla ricostruzione, Guido Castelli, ad accendere i riflettori su questa occasione che consentirà l’attivazione di decine e decine di alloggi a basso costo anche nel Piceno. «L’obiettivo di questo avviso - spiega Castelli - è sostenere economicamente interventi di edilizia residenziale sociale, con la realizzazione di nuovi alloggi per soddisfare le richieste delle famiglie meno abbienti presenti nelle aree del sisma. Si potrà puntare sia sul recupero e la ristrutturazione di edifici che sulla costruzione ex novo, in particolare nei comuni ad alta tensione abitativa». Ovvero, quei comuni come Ascoli dove sono almeno 200 le famiglie in attesa di una casa popolare. 
Nuovi alloggi sociali 
Entro il 3 maggio, sulla base dell’avviso regionale appena uscito, Erap e Comuni del cratere sismico interessati dovranno fare un passo avanti presentando progetti per la creazione di questi nuovi alloggi sociali, con canone popolare o agevolato. Proposte che, comunque, sono attese anche alla luce di un monitoraggio preventivo effettuato dalla Regione per capire la possibile consistenza delle richieste. Ad esempio, ad Ascoli, il discorso potrebbe riguardare la costruzione degli attesi 27 alloggi popolari a Monticelli (vicino alla casa cantoniera), oltre al completamento di altri alloggi in costruzione a Pennile di sotto e al completamento di quelli in largo dei Fiordalisi. Per un totale di circa 53 appartamenti. Poi ci saranno le proposte di molti altri Comuni piceni in difficoltà sul fronte dell’offerta abitativa a basso costo. Per quel che riguarda la formazione della graduatoria, si considereranno punteggi aggiuntivi per il recupero di edifici già esistenti e magari danneggiati dal terremoto, in particolar modo nei centri storici, oltreché tenendo conto della tensione abitativa in alcune città, tra cui rientra proprio il capoluogo piceno per il rapporto tra domanda (molto consistente) ed offerta (attualmente limitata) sul fronte degli alloggi popolari. 
L’obiettivo 
«Con questo importante stanziamento di 30 milioni per le aree del sisma – sottolinea Castelli – intendiamo soddisfare ove possibile le esigenze attraverso le richieste che arriveranno in Regione, andando a finanziare fino a 300 nuove abitazioni a basso canone d’affitto.

E non è esclusa, qualora si rendesse necessaria, un’integrazione dei fondi. Vogliamo dare una seria risposta alle tante famiglie in difficoltà che hanno bisogno di una casa e ripopolare le zone colpite dal sisma. Un ulteriore tassello nel mosaico della Ricostruzione, che è ripartita, affiancato anche dalla previsione di 1,7 miliardi del Recovery plan per la rigenerazione economica delle aree del terremoto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA