Amianto nell'area della ex Carbon
​Il sindaco Castelli va in Procura

L'area Carbon al centro della polemica
L'area Carbon al centro della polemica
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Sabato 23 Gennaio 2016, 09:33
ASCOLI - La vicenda dell'amianto nell'area ex Carbon, finirà in Procura. Lo ha annunciato il sindaco, Guido Castelli, in una conferenza stampa, nel corso della quale ha attaccato pesantemente il responsabile del Servizio Igiene e Salute pubblica dell'Area vasta 5, Riccardo Amadio. "Nei prossimi giorni - ha detto il primo cittadino - chiederò alla Procura della Repubblica di essere ascoltato in merito al comportamento del responsabile del Sisp, che ha avuto la conseguenza di allarmare la popolazione e di creare disorientamento nell'amministrazione comunale sugli atti da adottare". Ma le mosse di Guido Castelli non si fermano qui, perché, come lui stesso ha ribadito "chiederò al direttore dell'Area vasta 5, Giulietta Capocasa, se le posizioni di Riccardo Amadio sono quelle ufficiali dell'Asur".

Ma cosa ha determinato queste mosse del sindaco? E' stato lui stesso a spiegarle. "Tutti sapevano - ha proseguito il primo cittadino - che il 20 gennaio sarebbe stato presentato il Piano operativo di bonifica (Pob) da parte della Restart. C'è anche da aggiungere che in merito alla rimozione dell'amianto, tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi dello scorso 29 ottobre, Asur compresa, avevano stabilito un percorso, che era quello di arrivare all'approvazione del Pob in tempi stretti. Ma il 13 gennaio, Riccardo Amadio invia una lettera nella quale l'Asur aggiunge un elemento che apre un altro scenario, quello dell'interdizione delle zone in prossimità dell'area ex Carbon e la contingibilità della rimozione dell'amianto.

Da parte mia, essendo il sindaco la massima autorità in materia di salute pubblica, ho dato subito disposizione agli Uffici competenti, con una lettera del 14 gennaio, di predisporre gli atti per una ordinanza". Ma a questo punto, secondo il racconto del sindaco, arrivano le sorprese. "Dopo la lettera del 13 gennaio, in cui si drammatizza la situazione, Riccardo Amadio - ha proseguito Guido Castelli - ne invia un'altra, il 18 gennaio, che smentisce quella precedente. Per arrivare al 20 gennaio quando lo stesso responsabile del Sisp, comunica che il Pob, per quanto di sua competenza, si intende approvato. Quello che è accaduto è gravissimo, perché il comportamento di Riccardo Amadio ha disorientamento in chi doveva prendere una importante decisione. Dire che mi ha spiazzato è poco. Un dirigente che prende 115.000 euro l'anno a spese del contribuente, deve dare indicazioni certe e sicure. Per questo motivo chiederò di essere ascoltato dalla Procura e sottoporrò l'intera vicenda alla direzione dell'Area vasta 5, per sapere dal direttore, Giulietta Capocasa, se le posizioni e i comportamenti del responsabile del Sisp, sono quelli ufficiali dell'Asur. Sarà, poi, il direttore dell'Area vasta 5, qualora le posizioni non coincidono, a decidere i passi conseguenti". Ma tutta questa vicenda, al di là di lettere e comportamenti un risultato, sembra, averlo già portato. Questo. "Non c'è dubbio - ha chiuso il sindaco - che l'amianto in quell'area c'è e che va subito rimosso. Per questo motivo, non appena il Pob sarà stato approvato, impartirò direttive precise alla Restart di partire immediatamente con i lavori”.
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