Ascoli, l'amianto alla Carbon fa paura
Ragazzini in fuga dai campi di calcio

Gli impianti sportivi a ridosso della ex Carbon
Gli impianti sportivi a ridosso della ex Carbon
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Lunedì 25 Aprile 2016, 23:01
ASCOLI - Mentre tutto procede senza problemi e secondo cronoprogramma per la rimozione dell’amianto all’ex Carbon, ora si leva, da parte di qualche società sportiva, la richiesta di un intervento delle istituzioni e della Figc (la Federazione gioco calcio) per evitare timori e incertezza di atleti e genitori riguardo l'utilizzo del campo sportivo di San Marcello. Si richiede, in altre parole, di consentire l'utilizzo di un altro impianto per tutto il periodo di smaltimento dell'amianto all’ex Carbon, al fine di evitare ogni possibile preoccupazione per i ragazzi e le famiglie. E si tratta di un appello - reiterato anche attraverso i social network - non solo del Piazza Immacolata, che utilizza la struttura all'ex Carbon, ma anche di altre società che hanno problemi a portare i propri ragazzi a disputare le partite nel campo in questione. In effetti, si tratta della difficoltà di riuscire addirittura a raggiungere il numero necessario di atleti per poter scendere in campo (in certi casi non si riesce ad arrivare agli undici da schierare) a causa proprio dei timori dei genitori legati alle operazioni di rimozione dell'amianto nell'area ex Carbon ed alle relative prescrizioni imposte dagli organismi competenti e dall'ordinanza comunale. Comprensibili preoccupazioni delle famiglie, dunque, che di fronte all'incertezza preferiscono evitare di far scendere in campo i figli seppure in orari e giorni non rientranti nelle fasce di lavoro per la rimozione dell'amianto e, quindi, secondo organismi e istituzioni preposte, senza alcun rischio.

E qualche dirigente di società calcistiche si è fatto avanti, in un caso anche con un appello proprio alle istituzioni ed alla Federazione gioco calcio sottolineando che "Si continua a far giocare partite, anche e soprattutto di settore giovanile, sul campo dell'ex Sgl Carbon, nonostante la problematica aperta riguardante l'amianto".

"Sapete cosa succede - prosegue il dirigente - alle squadre di ragazzini che ci devono giocare? Che il più delle volte non arrivano ad 11 a causa delle decisioni dei genitori di non far partecipare i propri ragazzi. Da dirigente di società chiedo l'intervento delle istituzioni preposte e della Figc affinché cessino tali situazioni di incertezza e si torni a favorire la pratica sportiva". In tal senso, la soluzione auspicata da alcune società, anche dell'hinterland, sarebbe quella di andare ad individuare un altro campo da poter concedere in utilizzo alla società del Piazza Immacolata per il periodo della rimozione dell'amianto, considerando che i campionati stanno ormai volgendo al termine. Una precauzione per stoppare, pur se in presenza delle condizioni di sicurezza definite dagli organismi preposti, ogni possibile apprensione o timore da parte delle famiglie. 
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