Ascoli, l'allarme del Sert: «Sull’alcol i genitori danno il cattivo esempio»

Ascoli, l'allarme del Sert: «Sull’alcol i genitori danno il cattivo esempio»
Ascoli, l'allarme del Sert: «Sull’alcol i genitori danno il cattivo esempio»
di Filippo Ferretti
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Sabato 17 Febbraio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:13

ASCOLI Cresce la diffusione di sostanze alteranti nell’Ascolano. Il consumo riguarda tutte le età e pur continuando a registrare i suoi picchi nel weekend, sta diventando un qualcosa a cui non si rinuncia neppure nel resto della settimana. La fotografia legata al mercato di droghe ed alcolici nel nostro territorio, infatti, rivela che se il drink rimane prerogativa di cene e feste, nel caso della cocaina e della cannabis, da qualche anno il consumo risulta essere sempre più un’abitudine. Secondo il direttore del Sert, Marco Quercia, la situazione è grave e complessa, con un netto aumento di assuntori di cocaina tra gli adulti e di coloro che fumano cannabis e marjuana tra i ragazzi.

I giovani

Un fenomeno che, relativamente ai giovani, include purtroppo anche le droghe sintetiche.

Questi ultimi, come dimostrano anche i frequenti controlli effettuati negli ultimi mesi da parte delle forze dell’ordine, sono sempre più protagonisti di un utilizzo libero e pericoloso, effettuato per strada. L’analisi realizzata, che da una parte pone in deciso calo l’eroina, mette sotto i riflettori un mondo, quello delle dipendenze, che risulta mutato negli anni e che fa registrare un’impennata dei tossicodipendenti rispetto al passato, oltre a un cambiamento nelle caratteristiche dei consumatori. «Quello che preoccupa davvero in questo momento, oltre alla disinvoltura con cui i quarantenni e i cinquantenni assumono cocaina è l’età abbassatasi di molto tra coloro che si “sballano”: oggi si avvicinano alla “canna” e all’alcol a 12, 13 anni».

I drink

Per il dottor Quercia, il rito dell’aperitivo è più nocivo della cena, perché in un banchetto il vino accompagna il cibo, mentre nel caso del drink gli stuzzichini diventano accessorio non obbligatorio. «I ragazzi si alterano perché i primi a farlo sono i loro genitori: per esperienza posso dire che adesso a ricorrere sempre di più all’alcol sono le donne di ogni età» prosegue il responsabile del Servizio per le tossicodipendenze dedicato alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle persone che hanno problemi dovuti ad abusi di sostanze psicoattive. Un incremento di adulti che utilizzano gli alteranti le cui motivazioni sarebbero varie e complesse: dal tentativo di affrontare crisi emotive personali al vivere gravi tracolli economici capaci di generare uno stato di vulnerabilità estrema. Un mutamento radicale se si pensa che negli anni Ottanta e Novanta ad imperare fosse l’eroina, utilizzata perlopiù da giovanissimi.

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