Ancona, zucchero nel serbatoio e minacce: «Brucio casa», l’ex marito a giudizio

Ancona, zucchero nel serbatoio e minacce: «Brucio casa», l’ex marito a giudizio
Ancona, zucchero nel serbatoio e minacce: «Brucio casa», l’ex marito a giudizio
di Federica Serfilippi
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:03

ANCONA «Mi ha messo lo zucchero nel serbatoio dell’auto, rompendomela due volte. E ha minacciato di dare fuoco a casa con una tanica di benzina». È stato sofferto e interrotto più volte il racconto fatto in aula da una donna albanese di 45 anni sui soprusi che la procura ha contestato al suo ex marito, un connazionale di due anni più grande. L’uomo è finito a processo dopo la querela per minacce presentata dalla donna, ma lei - davanti al giudice Alessandra Alessandroni - ha anche riferito di altri episodi dove suppone ci sia stato dietro lo zampino dell’ex.

La testimonianza

«Ho ancora paura di lui» ha detto la donna, iniziando la testimonianza, «tanto che mi fa male ricordare, vorrei dimenticare tutto».

Gli episodi emersi in aula fanno riferimento al settembre del 2020, quando la coppia, con due figli ormai grandi, era separata da pochi mesi. «Era il 14 settembre del 2020 - ha raccontato la vittima - quando ho preso l’auto per accompagnare mio figlio a scuola sono riuscita a fare solo qualche chilometro». Ecco l’inghippo. «Ricordo di essere arrivata al semaforo. Mi sono fermata e l’auto non è più ripartita. Per fortuna sono arrivati i carabinieri, che stavano passando di lì, per darmi una mano. Ho chiamato il carroattrezzi che ha portato il veicolo dal meccanico». Il problema era riconducibile al serbatoio, «che non funzionava più. Il guasto era stato riparato, poi era insorto un altro danno a distanza di poco tempo. «Il serbatoio si era guastato una seconda volta. Alla fine, il meccanico era riuscito a capire il problema: nelle fessure c’era dello zucchero». La donna ha continuato ad elencare i dispetti per cui ha sospettato dell’ex marito. «Nel capannone che utilizzavamo come garage - ha ricordato la 45enne - ho visto che erano spariti un tagliaerba e una motozappa». Poco prima della denuncia per minacce, la donna aveva sporto querela nei confronti dell’ex coniuge per maltrattamenti in famiglia. Un’accusa poi archiviata dal giudice.

L’intimidazione

Sempre nel settembre del 2020, l’uomo avrebbe - tramite un suo familiare - palesato l’idea di bruciare la casa dove vivevano l’ex moglie e i due figli. «Disse a un mio familiare - ha detto la vittima - che sarebbe venuto con una tanica di benzina per dare fuoco a tutto l’appartamento». L’imputato, che avrebbe il vizio dell’alcol, non ha scelto riti alternativi convinto di poter smontare le accuse nel corso del dibattimento. La sentenza è attesa per l’11 novembre 2024.

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